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On air:” The loneliness of the middle distance runner- Belle and Sebastian”Sarà un post decisamente a sè stante, senza storie passate, senza ricordi, anche se ci sarebbe un anno intero da raccontare.

Questo è semplicemente il mio momento per dire grazie o per passare oltre.

Che di grazie ce ne sarebbero molti da regalare: a lui e al suo essere Stampatello maiuscolo, a quella sua capacità di fare spazio nella mia mente quando i pensieri si fanno troppo pesanti, come vento tiepido che solleva la nebbia. A n.1, n. 2 e n. 3, così a priori, senza un vero motivo e il perchè è anche troppo facile da intuire.

Agli amici che ti fanno sentire a casa, anche se il tempo passa e non sempre è dalla tua parte. A chi si spende per darti tempo e crede nelle tue passioni.

A tutte le persone che sono passate di qui con un saluto, un messaggio o che di qui son solo passate.Non dico grazie, invece, a chi  si fa forte della propria superficialità, a chi fa spallucce e non pensa alle conseguenze, a chi crede ancora che ogni uomo è singolo e possa comportarsi come tale.

A chi confonde leggerezza con allegria, a quelli che dimenticano sensatezza e generosità in fondo al cassetto, ai sorrisi ipocriti e agli indifferenti.

Le meringhe sono state la mia conquista di inizio anno e da allora mi sono diverta a riproporle ad ogni festa, ad ogni compleanno, ad ogni crostata portata in tavola. Non poteva che finire così questo 2013, ancora con una meringa, come un altro semplice anello di questa lunga catena.

Ve lo dico ora, con un filo di voce, prima della partenza per una meta ancora incerta, per quello che vale, questo è il mio modo per ringraziarvi.