On air- “She & Him- Please, please, please let me get what I want”
Scrivo dall’età di 13 anni, più per necessità che per vizio: scrivere è il mio modo per filtrare la realtà, il mio lasciapassare contro la pazzia.
Per qualche anno ho creduto di non avere più nulla da raccontare, fino all’inzio di questo blog, esattamente un anno fa.
Il primo post era quasi muto: poche parole, ero terrorizzata dall’idea che qualcuno potesse leggere i miei pensieri. Schiacciando il tasto Invio mi sono sentita quasi sollevata, come se incoscientemente avessi sciolto il sortilegio che aveva irrigidito la mia mano e mi aveva impedito di scrivere fino a quel momento.
Per una che nella vita si può vantare di aver portato a termine ben poche cose -3 gravidanze, una laurea in Scienze Ambientali e uno o due schemi liberi di Bartezzaghi figlio- essere arrivata a festeggiare un anno di blog è un momento da segnare con il pennarello rosso sul calendario!
Qui mi ha trattenuta la voglia di raccontare e di continuare ad evolvere.
Qui mi ha tenuta stretta a sé la mia prima pasta madre, che per un anno intero è stata lo stimolo a sperimentare.
Mi hanno stupita tutte le persone incontrate, le loro storie quotidiane e le somiglianze scovate parola dopo parola con chi si è avvicinato a me regalandomi parte del suo tempo.
Come un abbraccio continuo, ogni volta, la prima volta.
Voglio festeggiare così, con un lievitato, con la mia pasta madre, con un dolce che somigli a tutti gli abbracci che ho ricevuto, una pagina dopo l’altra.
PULL-APART BRIOCHE CACAO E CANNELLA
Questo dolce ha il potere di incantare, quasi non vorresti tagliarlo per non ferire la sua bellezza.
L’ho visto per la prima volta sul blog di Marcello, poi di nuovo su quello di Sara, nella versione vegan, per finire su quello di Genny, a lievitazione naturale.
Per aiutarvi, lascerò anche il link della versione del blog Le Pétrin, dove è possibile osservare il metodo di formatura della brioche.
Era il lievitato che volevo, simile com’è a un fiore o a un libro da sfogliare, perfetto per festaggiare un anno di Con le mani in pasta e mettermi di nuovo alla prova.
- 200 g farina tipo 0
- 100 g farina manitoba
- 50 g farina di riso*
- 120 g lievito madre liquido rinfrescato e attivo
- 3 cucchiai di miele d'acacia**
- 2 cucchiai di zucchero di canna**
- ½ cucchiaino di fleur de sel
- 2 uova
- 80 ml latte tiepido
- 60 g burro morbido
- Per il ripieno
- un cucchiaio di cacao
- un cucchiaino di cannella
- 2 cucchiai di zucchero moscobado
- una noce di burro
- Miscelate le farine e il sale nella planetaria e unitele alla pasta madre fino ad avere delle grosse briciole, tutto lavorando con la frusta k.
- Sbattete le uova con una forchetta e aggiungetele all'impasto.
- Unite il miele e lo zucchero alternandoli con il latte tiepido.
- Lavorate l'impasto finchè inizia ad incordare, poi sostituite la frusta con il gancio e unite il burro molto morbido a piccoli pezzi.
- A questo punto lasciate lavorare la macchina a velocità 1,5 per circa 20 minuti, così da ottenere una pasta morbida, liscia e setosa.
- Mettete in frigorifero per almeno un’ora, poi estraete e lasciate per circa due ore a temperatura ambiente.
- Trascorse le tre ore, riprendete l’impasto, stendete un rettangolo di circa 50x35 cm, spennellatelo con il burro fuso e spolverizzate con il cacao miscelato con la cannella e lo zucchero. Tagliate il rettangolo più grande in 6 rettangoli più piccoli e sovrapponeteli uno all’altro.
- Tagliate ancora altri 6 rettangoli.
- Disponeteli in verticale, a lisca di pesce, in uno stampo rettangolare da 22 cm, più li disporrete in maniera non regolare, più bello sarà l'effetto finale.
- Lasciatelo in forno leggermente aperto con la lucina accesa(26gradi) per tutta notte, poi la mattina successiva, accendete il forno e cuocetelo a 180°C per 35 minuti.
Con questa ricetta partecipo al contest di L’Ennesimo Blog di Cucina, CRE-AZIONI IN CUCINA, di aprile
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