On air:”Chiuso dall’ interno- Dente”Se c’è da festeggiare, se c’è da consolarsi, da sospirare, da sfogare rabbie e pensieri non detti, sempre lì si finisce, con le mani imbiancate, le maniche arrotolate e la musica morbida in sottofondo, a cercare il tempo e l’equilibrio dentro una grande màdia di legno. L’angolo di me più puro e testardo è fatto di farina, di impercettibili sfumature dentro i vasi bianchi sopra il mobile della cucina, di certezze immobili che diventan polvere o nuvole o pensieri per aria.
Tra le mie certezze e i pensieri per aria prende forma il mio pane.
Pane che nasce come alimento essenziale, prodotto povero che riflette sostanzialmente le abitudini e le tradizioni di un territorio, che concentra in sè le necessità alimentari di intere generazioni.
L’AIFB e la Associazione Italiana Città dell’Olio celebrano la dieta mediterranea con un contest “I magnifici 6”.
Sei macro-categorie, come sei i pilastri di questa dieta: pane, pasta, pesto, timballi, scapece, pani dolci.Con questo pane non solo vi invito a sedervi con me, ma anche a riflettere sulle abitudini alimentari che portiamo in tavola tutti i giorni.
A dispetto delle modernità e della raffinatezza di molti alimenti ho scelto un pane che conosce i cardini dell’attesa e della lievitazione naturale, che si allunga e si stende come i pensieri della domenica mattina e ci accompagna lentamente fino alla vita frenetica della settimana entrante.
- farina di grano tenero macinata a pietra tipo 1 g 360
- farina di ceci g 70
- lievito madre rinfrescato e attivo (idratazione 100%) g 120
- acqua g 370
- olio extravergine di oliva g 40
- sale fino 20 g
- h. 20.00: in una ciotola sciogliete il lievito nell'acqua (tenete da parte 50 ml), unite le farine, amalgamate e lasciate riposare coperto da un canovaccio umido per 30 minuti.
- Riprendete l'impasto, unite il sale disciolto nella restante acqua e metà dell'olio.
- Lavorate l'impasto facendo una serie di pieghe serrate e coprite ancora.
- Dopo 10 minuti, ripetete la stessa operazione aggiungendo il restante olio, quindi fate riposare ancora.
- Fate un ultimo giro di pieghe dopo altri 10 minuti, poi coprite con della pellicola e riponete in frigorifero fino al giorno successivo.
- h.14.00: riprendete l'impasto, fate acclimatare, quindi trasferitelo su una spianatoia ben infarinata.
- Fate un giro di pieghe a libro e riponete il pane in un cesto, stretto in un canovaccio ben infarinato.
- Fate lievitare per circa due ore, riscaldate il forno con la pietra refrattaria sul fondo (nel caso non l'abbiate, fate scaldare una leccarda) alla temperatura massima di 250°C.
- Trasferite delicatamente l'impasto sulla pietra (oppure su un foglio di carta forno e trasferite sulla leccarda rovente) e fate cuocere per i primi 15 minuti al massimo della temperatura.
- Abbassate a 225°C e portate a cottura.
- Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella.
Con questa ricetta partecipo al Contest “I magnifici 6 “, categoria pane.