Nel periodo tra novembre e dicembre, il tavolo della vecchia cucina veniva dichiarato “zona di guerra”.
Nessuno oltre alla sottoscritta poteva accedervi: io me ne stavo lì nascosta, dietro una trincea di nastri di raso e di fili di spago. Le forbici da sarta erano lo strumento più prezioso, da custodire con attenzione e da usare solo con la dovuta cautela.
Prima di finire sparpagliate sulla tavola di formica, le vecchie carte venivano lisciate con cura, i materiali venivano scelti e alla fine dei pomeriggi la stanza sembrava un vero e proprio campo di battaglia, dove non risultava ben chiaro chi fossero i vinti e i vincitori.