On air:”I shall be released- J. Buckley”Le parole raccontano, spiegano, emozionano, smussano, colorano, incoronano, sollevano, incantano, solleticano.
Oppure graffiano, schiaffeggiano, svuotano, bruciano, soffocano, sgretolano.
Una sola parola e ti ritrovi davanti a un futuro che non era il tuo: un’immagine di te che credevi dimenticata, ritorna prepotente.
Inaspettatamente, hai lo stesso passo di allora, quando uscivi di casa sbattendo la porta e cacciavi via i sassi insieme alle lacrime e camminare più veloce era l’unico rimedio che conoscevi per dimenticare.La settimana appena andata ha imbarcato più acqua del previsto, acqua che lava via il buonsenso, l’amore e i resti di una tavola imbandita, semplice ricordo di un tempo migliore.
Oggi è uno di quei giorni senza soluzione tra le mani: gli anni passano e, invece di calciare nervosamente i sassi, rimango in silenzio nella mia cucina cercando di costruire quello che le mie parole non sono state in grado di spiegare.
Piccoli ritagli di felicità o una felicità innocente che gioca a nascondino con le parole sbagliate.I Bretzel, Brezel, Laugenbrezel, Pretzel, Pretzl, Breze o Brezn, sono l’immagine perfetta della vacanza, della leggerezza, o almeno questo è il ricordo a cui io li associo.
Per quanto la ricetta originale preveda l’utilizzo della soda caustica, io mi sono limitata all’utilizzo della semplice soluzione acqua e bicarbonato, così, giusto per evitare scene apocalittiche che nel mio immaginario prevedevano tante fiamme, esplosioni e ustioni di vario grado.
Diversamente dalle ricette che si possono facilmente reperire in rete, ho scelto una lunga lievitazione in frigorifero e l’utilizzo della pasta madre, mentre per guarnire l’ottimo sale dolce di Cervia, meno pungente del classico sale grosso.
- Farina di grano tenero tipo "0" 225 g
- Farina manitoba 200 g
- acqua 195 g
- licoli attivo 150 g
- cucchiaino di malto ½
- burro morbido 30 g
- sale fino10 g
- Per glassare:
- acqua 2 l
- bicarbonato di sodio 3 cucchiai
- sale 1 cucchiaino
- Per decorare:
- sale dolce di Cervia (o fleur del sel, fiocchi di sale o sale grosso)
- olio di semi per ungere le teglie
- h. 18.00: nella planetaria sciogliete il licoli con l'acqua tiepida e il malto.
- Aggiungete le farine setacciate, quindi unite burro e sale e lasciate incordare l'impasto.
- Trasferite l'impasto in una ciotola capiente, coprite con una canovaccio e lasciate riposare a temperatura ambiente per 30 minuti.
- h.19.00: fate due giri di pieghe a libro e coprite con della pellicola. Lasciate ancora un'ora a temperatura ambiente, quindi riponete in frigorifero fino alla mattina successiva.
- h.9.00: prelevate l'impasto dal frigorifero, lasciatelo a temperatura ambiente circa un'ora e iniziate a formare i bretzel.
- Dividete l'impasto in sei pezzi da 120 g circa, fate una piega, poi allungate l'impasto in cilindri lunghi circa 80 cm.
- Per la corretta formatura dei bretzel bisogna incrociare le due estremità, rigirare due volte e attaccare le punte al bordo inferiore.
- Una volta pronti, adagiateli su una teglia da forno unta con un filo d'olio e coprite con un canovaccio, poi riponete al fresco (data la stagione e non avendo spazio a sufficienza, io le ho lasciate fuori dalla finestra).
- h.11.30: portate ad ebollizione l'acqua con il sale e il bicarbonato e scaldate il forno a 190°C.
- Fate bollire per 30-40 secondi un bretzel alla volta, prelevatelo con una schiumarola, quindi adagiatelo su un canovaccio per lasciare assorbire l'acqua in eccesso e decorate col sale.
- Una volta asciutti, disponeteli nuovamente sulle teglie leggermente oliate e infornate finchè risulteranno di colore brunito (circa 20 minuti).
- Sfornate e lasciate raffreddare.