In queste settimane di cambiamento l’occhio cade sul nuovo, dimenticando tutto il resto: ci si lascia attrarre dai riccioli d’erba e dai primi getti del rabarbaro, dal colore dei fiori che si stempera sui prati; come un rito di passaggio, tornando verso casa discutiamo del loro nome, ma la verità è che non importa quale sia la risposta al nostro quesito, quello che conta è che stiamo parlando della primavera.
Arriveranno ancora le piogge, laveranno via questo turchese limpido e le poche nuvole velate che fanno da tenda al cielo, ma per oggi, per ora, mi tengo stretta quest’aria nuova e questa sensazione di vittoria che si respira a pieni polmoni.