On air: “Il viaggio- D. Silvestri”Il coraggio da piccoli si misurava contando il numero di ferite e di cicatrici sulle ginocchia, contando il numero dei giri che facevano i pedali, i rami scalati, i sassi e i loro salti sul pelo dell’acqua, l’agilità mentre scalzavi un elastico, superato a piè pari sotto il sole, con la fronte bagnata e le guance rosse.
Coraggio era camminare sugli scogli, senza scarpette, tuffarsi in mare, sfidare le onde, nuotare in apnea più che si poteva, correre finchè il fiato diventava sanguineo e poi fermarsi e guardare fin dove eri arrivato.La farina che ho utilizzato per la preparazione di questa focaccia è la farina di grano tenero tipo 1 del progetto Spiga & Madia, progetto che nasce con lo scopo di ricostruire una filiera di pane biologico entro un raggio di 50 km nel territorio della Brianza monzese.
Spiga & Madia nasce:
→perché il pane è cibo intrinsecamente evocativo e universale;
→perché la coltivazione del frumento è molto presente nei nostri territori ma negli spazi intorno alla città è una coltura accessoria e spesso destinato alla industria mangimistica;
→perché la filiera della farina è una trafila relativamente semplice e gestibile anche in fase di sperimentazione;
→perché tornare a percepire i territori nella loro funzione alimentare diretta potrebbe aiutare a reindirizzare le politiche di uso del suolo
- perché il pane è cibo intrinsecamente evocativo e universale;
- perché la coltivazione del frumento è molto presente nei nostri territori ma negli spazi intorno alla città è una coltura accessoria e spesso destinato alla industria mangimistica;
- perché la filiera della farina è una trafila relativamente semplice e gestibile anche in fase di sperimentazione;
- perché tornare a percepire i territori nella loro funzione alimentare diretta potrebbe aiutare a reindirizzare le politiche di uso del suolo
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Questa focaccia è il risultato di una picccola dose di coraggio, quello delle persone che hanno scelto di non essere semplici consumatori, di relazionarsi e partecipare, di creare il proprio futuro e con lo stesso respiro sanguineo guardare indietro per vedere fin dove si è arrivati.
Una piccola dose di coraggio ce l’ho messa anch’io, perchè accendere il forno giusto qualche giorno fa poteva suonare davvero come una piccola follia.
Ora che l’aria si è fatta più mite e infornare una foccaccia non pare una minaccia a viso aperto vi lascio la ricetta.
Date tempo al vostro impasto, questo il mio unico consiglio, non abbiate fretta. Il risultato sarà una focaccia morbidissima, ben alveolata e leggera.
- licoli rinfrescato e attivo 250 g
- farina di grano tipo 1 progetto Spiga & Madia 435 g
- farina manitoba 430 g
- acqua 650 g
- olio extravergine 40 g
- sale 20 g+ 2 cucchiaini per l'emulsione
- Per guarnire:
- cipollotti 4
- foglie di salvia q.b.
- h. 20.00: In una ciotola capiente unite il licoli, l'acqua e le farine, mescolate e amalgamate gli ingredienti in maniera grossolana, quindi coprite con un canovaccio umido e lasciate in autolisi a temperatura ambiente per 1 h e 30.
- h.21.30: unite il sale e lavorate l'impasto eseguendo una serie di pieghe serrate (tipo 2), dall'esterno verso l'interno.
- Lasciate riposare 10 minuti e ripetete l'operazione almeno 3 volte.
- Lasciate l'impasto ancora 30 minuti a temperatura ambiente, dopodichè riponete in frigorifero sempre coperto da un canovaccio.
- h.15.00: Il giorno seguente estraete la ciotola e dopo 30 minuti rovesciate l'impasto su una spianatoia infarinata. Fate delle pieghe a libro e dividete in due pagnotte l'impasto.
- A questo punto potete trasferirlo o su teglie unte con olio d'oliva o coperte da carta forno, a voi la scelta.
- Io ho bagnato la carta forno, l'ho strizzata, l'ho inserita nello stampo e ho inserito la pasta di pane allargandola col dorso delle mani (infarinate), cercando di non eliminare troppo l'aria presente nell'impasto.
- In un bicchiere emulsionate sale, olio e acqua (olio e acqua in pari quantità) e con un pennello ungete la superficie della focaccia.
- Se la temperatura esterna è molto calda, riponete in frigorifero nella parte meno fredda, per ultimare la lievitazione (circa 3 ore), altrimenti lasciate lievitare in un lungo riparato e fresco.
- Riprendete la teglia, guarnite coi cipollotti e la salvia puliti, pigiando quando li inserite.
- Con la restante emulsione, ungete la focaccia abbondantemente e riscaldate il forno a 250°C, programma del forno statico.
- Infornate nella parte più bassa del forno e abbassate a 225°C.
- Dopo i primi 10 minuti portate la temperatura a 200°C e ultimate la cottura.