On air: “ÞAð Sést Ekki Sætari Mey-Björk”
Natale era fatto di trecce strette, strette e vestiti nuovi, quelli misurati sulla sedia della cucina, con gli spilli che pungevano quando ti muovevi per noia o per irrequietezza.
Di tortellini in brodo, mandarini e frutta secca, delle cartelle della tombola e delle partite a “sett’e mez”. Di regali imperfetti fatti a mano e biglietti di carta di giornale.