On air: ” Restiamo in casa- Colapesce”
Se l’abitudine avesse un volto o il nome di un dolce per te vorrei essere una crostata.
Di crostata ne vorresti sempre, anche a pasto terminato, una fetta piccola, un no non lo azzarderesti mai, o ne mangeresti una fetta dopo l’altra, come fa figlio n.1, leccandoti involontariamente anche le dita appiccicaticce.
L’amore è anche fatto di niente, di gesti inconsapevoli, di lunghi silenzi senza sensi di colpa: guardarsi e capirsi, senza nemmeno una parola.
Quanto caffè nel tuo latte, la parte giusta del letto, dove appoggi le scarpe al tuo rientro.
L’abitudine è certezza: vista con occhi stanchi può provocare ferite inutili.
E’ un racconto non previsto, questo.
Non ero certa che a qualcuno interessasse l’ennesima ricetta di una frolla, così banale in un mondo pieno di immagini che parlano di cibo.
Ma ogni crostata ha un suo percorso, una piccola variazione che la rende unica.
Dopo due lunghissime giornate piene di cose da fare, volevo rassicurare me e chi mi sta accanto.
- Per l afrolla_:
- 250 g farina di grano tenero tipo 0
- 250 g farina di riso Venere (per me marca gli Aironi)
- 4 tuorli d'uovo
- 150 g zucchero di canna
- 250 g burro
- scorza di limone
- sale un pizzico
- Per guarnire:
- 300g marmellata di fragole e rabarbaro
- oppure
- 500 g ciliegie
- mandorle a lamelle
- vino rosso q.b.
- zucchero di canna
- Pasta frolla: strofinate la farina e il burro, morbido, ottenendo un mucchio di briciole che raccoglierete sulla spianatoia facendo la fontana; al centro mettete i tuorli e lavorateli con lo zucchero, un po' di scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale.
- Impastate tutto molto rapidamente, avvolgete la pasta in poca pellicola e passatela a riposare in frigo per 30' circa. Stendete la pasta a mm 3-4 di spessore e con essa ricoprite una tortiera bassa (ø cm 24) rivestita di carta da forno.
- Bucherellatela coi rebbi di una forchetta, guarnite e rifinite a piacere con delle striscioline di pasta.
- Infornatela a 190 °C per 10', quindi altri 20' a 170/160°C (in base al forno).
- Se preferite guarnire con delle ciliegie: lavate e asciugate delicatamente la frutta, denocciolate e tagliate a metà.
- Trasferite la frutta in una caserruola d'acciaio insieme allo zucchero (2/3 cucchiai) e al vino (due dita basteranno).
- Cuocete a fuoco dolce per 10 minuti, spegnete.
- Guarnite la frolla con le mandorle a lamelle e le ciliegie, poi infornate come sopra.
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22 comments
Questa ricetta di frolla mi mancava proprio, molto interessante, la foto è meravigliosa: mi piace la luce, il piatto, i colori, l’insieme è molto raffinato.
Ciao Laura!
Io invece ero dubbiosa su tutto fino all’ultimo secondo,troppa autocritica forse? 😉
Grazie davvero!
Me la sono mangiata con gli occhi questa crostata….avrei preferito mangiarla con i denti !!! Bravissima 😉
Ciao!
Bisognerà che passi dalle tue parti prima o poi…magari con una fetta di crostata!
A presto
Ottima scelta averla condivisa 🙂
Io me la provo sicuro, appena trovo la farina di riso venere da queste parti…sarà dura. Meglio andare direttamente online a cercare!
La farina di riso venere è un po’ ostica da trovare,ma puoi sempre ovviare col vecchio metodo di frullare
il riso fino a polverizzarlo.
In ogni caso credo che in un buon negozio di prodotti bio si potrebbe trovare 🙂
(ah…grazie per aver insistito sulla pubblicazione! 😀 )
Scusa, eh, ma da quando mi hai risposto mi frulla in testa ‘sta cosa e mi scordavo sempre di tornare qui a chiedertela…posso fare la farina col frullatore? No perchè io un pacchetto di riso venere ce l’avrei…a dire il vero sulla confezione c’è scritto “riso integrale nerone” è di Cascina Belvedere, credo vada bene lo stesso. Ma non mi si disintegra il frullatore se ci metto dentro questi chicchi così duri?
Io l’avevo preparata per fare delle crespelle,ho usato il mio frullatore più piccolo e dato impulsi brevi per non surriscaldarlo,però è venuta piuttosto bene,anche se non è perfettamente omogenea però!
Fantastica. E poi vedo che questa farina di riso venere sta prendendo campo, purtroppo gli sto dando la caccia da un bel po’ ma ancora non ho trovato niente, o meglio, non ho trovato niente che mi convincesse a livello di qualità e genuinità. Ma vedrai quando riuscirò nell’intento … mi sa che questa sarà una delle prime ricetta in cui la utilizzerò!!!
Grazie Martina!
Poi ovviamente voglio un parere spassionato sulla ricetta 🙂
Io sto utilizzando la farina venere degli Aironi e avendo conosciuto anche le persone che producono il riso,te la raccomando vivamente!
A presto
…non ricordo come ti ho trovata, mi sei rimasta nel cuore.. Affascinata dalle tue foto bellissime,dalla grafica del tuo blog cosi elegante ed essenziale per poi perdermi nei tuoi pensieri che accompagnano ogni tua ricetta.. Sbalordita, davvero. Se avessi un blog,vorrei fosse come il tuo… monica ps:che meraviglia il vassoio/piatto in peltro (?)
Benvenuta Monica!
Non hai idea di quanto mi abbiano fatto bene le tue parole…mi commuove sapere che questo blog, che considero la mia casa ideale,possa trasmettere così tanto agli altri.
Grazie davvero!
Grazie a TE! ora vado in pausa pranzo e racconterò alle colleghe della tua crostata con farina di riso venere… verranno a “trovarti” di sicuro… complimenti ancora,monica
Che gentile!
Speriamo di fare buona impressione 😉
Grazie ancora e a presto!
La ricetta di una crostata non è mai banale, proprio perché la crostata sa di casa, di famiglia, di abitudini belle e sane, di colazione, di gesto d’amore.
E questa frolla al riso Venere mi mancava.. deve essere strepitosa al gusto, oltre che per gli occhi!
Io capisco se una torta piace o meno dalla durata sulla tavola…questa è piaciuta decisamente!
E il riso venere gli da davvero quel tocco in più 🙂
direi che non è assolutamente banale. tutt’altro.
complimenti, per la torta e per la foto
b
Carissima Barbara,che piacere averti qui!
Spero di rivederti presto e grazie di tutto.
Ecco, l’ho fatta! É stato il mio dolce di ferragosto, riempito con la marmellata di ciliegie di mio padre, molto apprezzato da tutti. L’autoproduzione della farina di riso è andata benone, complice anche il frullatore potente…grazie della dritta, ho imparato una cosa nuova!
Che onore essere la tua torta di ferragosto!Beh,sì,non proprio io,però è comunque una gran soddisfazione 🙂
Interessante… Adoro le farine alternative, questa la provo di sicuro. Poi il rabarbaro parla da sè 🙂 ne sto raccogliendo tantissimo, posterò un sacco di ricette a base di rabarbaro! 🙂
Marta
La farina di riso nero è profumatissima e questo me la fa amare ancora di più in una frolla.
Il rabarbaro insieme al suo aroma e a quello delle fragole la rende davvero speciale!
Dimmi poi se ti è piaciuta 🙂