On air: ” Try a little tenderness-O. Redding”
Una madre abbraccia, ma non stringe mai più del dovuto, anche quando la sensazione che ti senti addosso è quella di una grossa coperta di lana ad agosto.
Ho impiegato tempo per capirlo e non avevo compreso del tutto finchè non mi sono ritrovata ad essere io la persona che cingeva le braccia attorno a qualcun altro. O almeno questo è quanto voglio sperare, guardando figlio n. 2 e la sua irritabilità congenita, ripenso a mia madre e ai suoi abbracci, sempre misurati e contenuti.
Io lo stringo forte, per soffiare via il dolore, per piccolo che sia a quattro anni, ma mi guardo bene dal mostrarmi così agli occhi degli altri.
E’ l’ennesimo compleanno di mia madre e non sto a raccontarvi ancora di quanto siamo simili e poi diverse, ma di quanto gli abbracci possano contare e così le piccole cose.
Io sto prendendo quota lentamente, dopo l’esodo mentale di qualche giorno fa, sto rilasciando i pugni e inizio a respirare più a lungo, lentamente.
Questo scatto l’ho fatto da lei, a torta consegnata, dopo una lunga passeggiata nel suo giardino, nell’aria irrespirabile e densa di questi giorni, felice per aver saputo stringere un po’ più forte chi quell’abbraccio non l’attendeva.
- Per la base:
- 80 g farina tipo 00
- 40 g farina di riso
- 40 g farina di mandorle
- 60 g zucchero
- 100 g burro
- 1 uovo piccolo
- sale
- Per la crema al limone:
- il succo di due limoni grandi (circa 100 ml)
- scorza di limone
- 2 uova
- 80 g zucchero
- 50 g burro a tocchetti
- Per la crema di lamponi:
- 200 g lamponi
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 punta d maizena
- Preparate la base, mescolando gli ingredienti secchi, poi aggiungendo il burro e infine l'uovo.
- Avvolgete nella pellicola e lasciate almeno 3 ore in frigorifero.
- Se la pasta risultasse molto morbida, lavoratela poco e aggiungete solo lo stretto necessario di farina a asciugare l'impasto.
- Scaldate il forno a 180°C, preparate gli stampi, imburrateli e ricopriteli di carta forno.
- Stendete un foglio di pasta alto ⅘ mm, poi inseritelo nello stampo e bucherellatelo con i rebbi di una forchetta.
- Coprite con un altro foglio di carta e un peso (fagioli, ceci...).
- Infornate per 15 minuti, poi eliminate il peso e la carta e fate cuocere ancora 5 minuti.
- Preparate la crema al limone mescolando il succo, la scorza, lo zucchero.
- Disponete tutto in una casserruola, iniziate a scaldare a fuoco dolcissimo, aggiungete le uova e mescolate bene.
- Continuate a cuocere fin quando la crema si sarà addensata e velerà il cucchiaio.
- Frullate i lamponi, lavati e asciugati, insieme allo zucchero e alla maizena. Filtrate con un setaccio e tenete da parte.
- Quando la base sarà tiepida, versatevi la crema di limonne, guarnite con un velo di salsa di lamponi e reinfornate per 10 minuti.
- Sfornate e lasciate raffreddare.
Tra le varie cose mi sono resa conto di non avervi detto che esiste un mio profilo Instagram e che se vi va potete cliccare e seguirmi anche lì. Non sono mai stata particolarmente attratta da tutti i vari social e al fascino di Instagram ho ceduto giusto poco tempo fa, ma è un altro pezzo di questo mondo.
Avete voglia di tenermi compagnia?
[shopeat_button]
10 comments
Le tue braccia sono perfette per gli abbracci e n.2 lo sa perchè poi sorride subito quando si trova lì 🙂
..direi che “issima” ha fatto un ottimo lavoro!Auguuuuu
Grazie Mur!Alla fine riesco asempre a farmi fare un complimento quando spetta a qualcun altro 😉
“iSsima” zitta, zitta ha lasciato la sua impronta!
Niente è più forte del potere dell’abbraccio della mamma. Cura anche la “bua” come dice mia figlia e col passare degli anni riceverlo dalla propria mamma ormai in la con l’età ci ricorda quanto siano importanti. Sempre.
Bisognerebbe imparare a farsi meno scrupoli sugli abbracci,hanno davvero un potere immenso!
Tua figlia ha ragione da vendere 🙂
Hai ragione, le mamme abbracciano sempre nel modo giusto, anche quando lo fanno di rado.
Bellissima la tua tartellette, perfettamente bilanciata nelle consistenze e nel sapore
Sì, poco importa se l’abbraccio si fa attendere, è sempre una bellissima sorpresa!
Grazie come sempre cara!
Che belle queste foto! Così delicate, colorate e leggere, trasmettono calma e serenità. E fanno anche venire l’acquolina in bocca!
Grazie Alice! 🙂
Tocchi, ancora una volta, nei punti giusti. Anche quelli un pò più esposti, fragili.
Essere figlie e poi madri, il valore degli abbracci da non lesinare, il profumo di limone dei dolci, i legami speciali che attraversano eventi, stagioni, cambiamenti, anni… perchè l’affetto è come una tartellette: ai bordi la parte più dura, resistente; al centro il cuore morbido, tenero, colorato… e tutto si scioglie. Anche nodi e parole non (sempre) dette.
Negli affetti i silenzi sono importantissimi quanto le parole.
E, a volte, non riesco mi capacito di quanto possa essere complicato trasmettere quello che sentiamo solo per il timore di essere derisi…
Un abbraccio