On air: “Somewhere over the rainbow- I.Kamakawiwo”
Non ha bisogno di presentazioni il mio Mezzocervello.
A quindicianni io le raccontavo di Jimmy Dean, lei mi parlava di M.L. Gore, e lo facevamo con il pathos tipico dell’adolescenza.
Ora parliamo di figlio n.1 (o 2 o 3, fa poca differenza) e siamo lievemente coi piedi più piantati per terra, ma abbiamo accumulato un buon numero di storie e di vita insieme, quello che basta a rendere appropriato il suo soprannome.
Ci vuole un buon motivo per accendere il forno ad agosto, con la colonnina che si diverte a scalare le tacche e le cicale che stordiscono.
Un buon motivo è una breve gita, in un luogo non troppo lontano da casa, di cui ricordi l’acqua fresca e il colore dei prati, l’aria frizzante, i sassi lisci lungo il fiume e i massi erratici.
Un buon motivo è l’occasione di andare insieme al mio Mezzocervello, condividere di nuovo una colazione insieme, dopo anni che non capitava.
Una scelta improvvisata come questa aveva bisogno di essere degnamente festeggiata!
Un classico pane dolce francese, arricchito di uova e burro, apparentemente fuori stagione per la scelta degli aromi, cacao e cannella, da godersi nella frescura di una valle di montagna.
Uno dei pochi dolci preparati con lievito di birra e non con la mia affezionata pasta madre, ma avevo poche ore a disposizione, capirete anche voi che sarebbe stato improponibile fare scelte diverse.
La ricetta, presa dal libro di Emmanuel Hadjiandreou, prevedeva una dose di lievito doppia rispetto a quella che ho scelto di utilizzare, ma date le temperature, 10 g, sono stati più che sufficienti.
- 250 g farina tipo 1
- 4 g sale
- 30 g zucchero di canna
- 10 g lievito di birra fresco
- 60 ml latte a temperatura ambiente (in estate, altrimenti scaldatelo leggermente)
- 2 uova medie
- 80 g burro ammorbidito
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 1 uovo+ 1 pizzico di sale per spennellare
- Nella planetaria, mescolate gli ingredienti secchi: farina, sale e zucchero.
- In un'altra ciotola, mescolate il lievito con il latte, fate in modo che si sciolga.
- Sbattete le uova, quindi unitele al composto di latte e lievito.
- Azionate la planetaria e versatevi il composto liquido.
- Lasciate amalgamare, poi spegnete e fate riposare 10 minuti.
- Riavviate, lavorate un paio di minuti e ripetete quest'operazione altre due volte.
- Aggiungete il burro ammorbidito a tocchetti, premendolo verso l'interno dell'impasto.
- Avviate nuovamente e lavoratelo finchè il burro si sarà completamente amalgamato.
- Quando si sarà incordato, fate una palla, coprite e mettete in frigorifero a lievitare per un'ora.
- Estraete l'impasto dal frigorifero, mettetelo sul piano infarinato, dividetelo in tre parti uguali, quindi premeteli e ricopriteli del mix di cacao e cannella.
- Arrotolate e pirlate la palla d'impasto, finchè sarà bella liscia.
- Fate lo stesso lavoro per tutte e tre, quindi riponetele nello stampo imburrato.
- Coprite e fate lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio (circa 45 minuti).
- Venti minuti prima di infornare, accendete il forno a 200°C, aggiungendo una tazza d'acqua sul fondo.
- Prima di cuocerlo, spennellate il pane con l'uovo sbattuto con un pizzico di sale e fate un taglio con le forbici su ogni palla.
- Cuocete per circa 20 minuti o fino a quando la brioche risulterà asciutta al suo interno.
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10 comments
Innamorata, al primo sguardo. Il buon motivo per accendere il forno io l’ho trovato 😉
Un ottimo motivo, vedrai che non te ne pentirai 😉
Non c’è caldo che tenga, quando c’è voglia di celebrare un momento. Molto invitante la brioche anche qui sullo schermo 🙂
Non si poteva evitare 🙂
Grazie Rossella!
Questo è in assoluto uno dei soprannomi migliori del secolo… simpatico e allo stesso tempo dolce, a modo suo.
Questa brioche sarà il mio primo esperimento da colazione, già lo so, ma senza cannella, che la mia dolce metà (che chiamo con soprannomi ben peggiori) non ama.
Avrà comunque il suo perchè, anche senza cannella 🙂
Il mio Mezzocervello in verità è la mia migliore amica,praticamente è come se i nostri cervelli siano fusi in uno solo tanto è il tempo che abbiamo condiviso 🙂
Ciao..ho visto tua ricetta su rivista di pace cucinare… brioche variegata al cioccolato..ma durante la prima lievitazione non si è lievitato bene..il secondo si..ora è al forno vediamo..ma farina di grano tenero tipo uno non ho trovato ho usato forse farine sbagliate?
Ciao, non credo sia colpa delle farine…la temperatura com’era in casa? E il lievito lo hai inserito come da ricetta? Spero di poterti essere utile 🙂
Ciao
ho fatto la tua brioche variegata al cioccolato ed è venuta ottima .
Volevo chiederti come censervarla.
Appena sfornata era super soffice e nonostante fosse avvolta nella pellicola il mattino seguente era già piu secchetta”
Ciao Silvia! Se vuoi mantenere la brioche non ci sono molte alternative: o la fai a fette e le congeli così da averne all’occorrenza, altrimenti puoi tenerla in un sacchetto di plastica per alimenti, ma tenderà comunque a deperire, quindi se vuoi ravvivarla, scalda le fette che devi consumare di volta in volta 🙂
Grazie per il feedback!