On air: “Una domenica notte- Brunori Sas”Lei non chiede mai come stai, come va il lavoro, lei semplicemente chiede “Come va il pane?”.
Le nonne colgono le passioni come un tratto ben definito del tuo viso: nessuno deve spiegare dove e quando quella ruga sboccia al lato destro della tua bocca, semplicemente, loro ti hanno dentro, quanto una madre, ma con un filtro generazionale che permette di andare oltre l’apparenza.
Lei ogni volta mi guarda e domanda “Come va il pane?”, io racconto, esattamente come lei faceva con me, e per un po’ sono io a tenerle la mano.Ritorno a quel tavolino di legno, quello con la tovaglia rossa ricamata apposta, alle prime ferite mentre cerco di infilare un ago sotto il suo sguardo vigile, all’odore fresco dell’intonaco e a quello di borotalco alla fine di ogni bagno, alle cannucce colorate e alle bolle di sapone, alle vecchie enciclopedie e al caffelatte riscaldato.Il 16 ottobre si festeggia il World Bread Day. In questa data si vuole celebrare la fortuna- non di tutti- di avere un pane sulla nostra tavola, il pane torna ad essere elemento di comunicazione e riacquista il suo significato più vivo, come spiega chiaramente Zorra nel suo comunicato.
Il pane per il mio #WBD è un pane da colazione, perchè la colazione oggi, ma soprattutto un tempo, era il pasto più importante della giornata. E’ un pane rustico, ma ricco, poteva essere una brioche, ma ha scelto di essere più concreto.
E’ un pane lavorato a mano, la sera tardi, quando già la casa è silenziosa e calma ed è profumato.
Porta con sè l’aroma di tutti i fiori della primavera, come una speranza.
- 100 g farina di segale
- 200 g farina tipo 0
- 90 g lievito madre liquido, rinfrescato e attivo
- 60 ml acqua tiepida
- 85 ml latte
- 40 g miele millefiori
- 1 cucchiaino di sale
- 1 cucchiaino di malto
- 50 g cioccolato di Modica al sale
- 15 g granella di nocciole
- Ore. 14.00: rinfrescate il lievito madre.
- Ore. 21.30: in una ciotola capiente versate il lievito madre, il latte, l'acqua, il miele e il malto e lavorate gli ingredienti.
- Aggiungete le farine setacciate e amalgamate il tutto, fino a quando tutta la farina sarà stata assorbita.
- Tagliate il cioccolato in pezzi irregolari.
- Lasciate riposare l'impasto coperto da un canovaccio e dopo 30 minuti, quindi aggiungete il sale.
- Una volta assorbito, unite la granella di nocciole e il cioccolato.
- Fate qualche giro di pieghe serrate (tipo 2) e coprite.
- Ore 22.30: fate nuovamente delle pieghe e riponete nella ciotola infarinata a lievitare.
- Ore 6.45: scaldate il forno a 250°C.
- Formate il pane, lasciate riposare 40 minuti e a forno caldo, inseritelo e abbassate la temperatura a 225°C.
- Cuocete 10 minuti, poi portate a cottura a 200°C.
- Sfornate e fate raffreddare su una gratella.
10 comments
Quanto mi piace il tuo pane da colazione… io ho un debole per questo pasto che, sarò antica, ma è ancora quello che ritengo più importante e che amo di più.
Sarà perché è quello che ti fa iniziare bene (o male) la giornata, sarà perché per il momento riesco a godermelo un po’.
So che questo pane entrerà anche in casa mia!
Mi piacciono le persone un po’all’antica 😉
Sono sicura che Gustavo saprà darti soddisfazione!
Ma lo sai che io ti corro dietro?si perché leggo le tue ricette quando sono fuori casa e quando finalmente mi dispongo a scriverti la ricetta e già cambiata 🙂 questo mi fa crescere una gran voglia di trasferirmi da te dove si trovano sempre tante cose buone e soprattutto tutti i giorni!!!Questo pane è una meraviglia e sarebbe perfetto per la mia colazione di questi giorni, si perchè ultimamente a colazione mangio una fetta di pane dolce insieme al caffè e non sai quanto mi piace questa abitudine!un bacio
In realtà a volte non mi sto dietro da sola 😉
Ma sono un po’ malata di iperattività, dev’essere questa la chiave di tutto.
Mi piacerebbe inviartene qualche fetta, essere la persona che allieta il tuo buongiorno…
un abbracio !
vorrei far colazione da te tutti i giorni 🙂 ..e non solo per il pane!
Lo sai che lo vorrei anch’io,sempre! <3
mi ricorda un pane che compravamo quando ero piccina, mia mamma lo riscaldava un poco e ce lo faceva mangiare per merenda.
Che poi per noi a merenda la fettunta (il pane con un filo d’ olio sopra e semmai un pizzico di sale) era un classico.
e certe volte si danno per scontate certe cose, altre figurati, ci si lamenta addirittura di quello che si ha.
e allora la gente dovrebbe forse mettersi a fare il pane, per capire un po’ come va la vita, che le cose non le decidi tutte tu, che la natura ha i suoi tempi, che certe cose non si possono affrettare, e che vanno fatte crescere con amore e cura. e che se gli hai voluto bene, quel bene ti ritorna indietro.
mica come le nonne, che ti vogliono bene comunque di un amore incondizionato! : )
la mia invece continua a chiedermi : “ma hai mangiato”? : )
Davvero!Spesso ho la sensazione che le persone vedano come dovuto qualcosa che invece è un dono. C’è tanta disattenzione e superficialità,ma per fortuna ci sono anche molte persone che hanno già compreso e stanno ralentando i loro ritmi.
Ai miei figli cerco proprio di insegnare la pazienza e il rispetto,speriamo di riuscirci come spero! 🙂
(Comunque la domanda “Ma hai mangiato?”,viene immediatamente dopo quella del pane 😉 )
Mi ero persa il tuo pane per il WBD
E sono molto molto felice di averlo trovato…bellissimo
Vorrei anche io qualcuno che mi chiedesse come va il pane…bellina la tua nonna
I tuoi post sono sempre così sintetici e pieni di tutto
Grazie
Ti auguro una buona serata, magari accompagnata del profumo di pane che si spande per la casa
Lou
Sì è così cara e poi, quando vedo che le si illuminano gli occhi, mi fa sentire sulla strada giusta.
Auguro una buona serata anche a te!
Un abbraccio