On air: “She’s only happy in the sun- B. Harper”Il tempo cura qualsiasi cosa. I nostri nonni ne erano certi, io lo sto imparando, forse in preda ad una nuova maturità inattesa. Il tempo guarisce e risana, attenua le colpe e smorza i contorni e le parole.
Lo sanno i viottoli di pietra levigata e le vecchie panchine all’ombra dei carpini secolari. Lo sanno le girandole di foglie secche in una parentesi di sole in quest’inizio di novembre o la terra fradicia in attesa della nuova stagione.Sono state settimane intense, affogavo in questo tempo che non sapevo aspettare. Per qualche istante ho creduto che la scelta migliore sarebbe stata quella di chiudere questo spazio, scegliere un angolo tutto mio in cui restare in completo silenzio ad osservare il resto del mondo dire quel che io non riuscivo a dire.Alzarsi certi di trovare la pioggia e vedere il sole, credere di non avere tempo e ritrovarsi a ballare, due piccole braccia che si fanno strette intorno al collo, gli stessi sguardi ritrovati a distanza di anni.
La felicità e le amicizie hanno sfumature intense che a volte nemmeno il tempo riesce a smorzare.
Il tempo si fa più leggero, sembra sorridere ed io ho ancora parole da dire e pensieri da regalare.
- 300 g farina tipo 0
- 1 cucchiaio di cacao amaro
- 3 uova intere
- acqua tiepida q.b.
- sale
- (se preferite una pasta più ruvida, mettete 100 g di farina di grano duro al posto di quella di grano tenero).
- 25 g nocciole tostate
- 150 g spinaci novelli da mondare
- 100 g stracciatella
- burro
- sale
- pepe
- Fate una fontana con la farina setacciata e il cacao, formate un ampio cratere nel centro e rompetevi al suo interno le uova.
- Salatele e sbattetele con una forchettta, iniziando a incorporare farina dai bordi. Una volta pronta la pasta, lasciatela riposare dieci minuti, poi stendetela in un velo sottile.
- I maltagliati sono il risultato degli avanzi di pasta quando si preparano le tagliatelle o altri formati di pasta fresca, pertanto risultano di dimensioni e forma disomogenea.
- Lavate gli spinaci e mondateli.
- Pestate le nocciole col mortaio fino ad ottenere una granella non troppo fine.
- Sciogliete il burro e fate tostare le nocciole.
- Aggiungete gli spinaci e fate cuocere un paio di minuti, salate e pepate, quindi alungate con qualche cucchiaio di acqua di cottura.
- Tuffate i maltagliati in abbondante acqua salata, scolate con la schiumarola e fate insaporire nel condimento.
- Aggiungete la stracciatella fatta a pezzetti e amalgamate, aggiungendo poca acqua di cottura se necessario.
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12 comments
Io non lo so. Sul tempo sono ancora confusa. O meglio, devo ancora capire come gestirlo, in bilico tra desideri, sogni e realtà. La verità è che ci penso così spesso…
Toglimi una curiosità. Le foto, ma le hai scattate in Città Alta, a Bergamo?
La ricetta è ispirante, la rifarei, anche subito, se potessi. Diciamo che va ad aggiungersi al lungo elenco di ricette da provare 🙂
Un bacio e a presto!
Sì, il tempo offre fin troppi spunti di riflessione, questa è l’ultima di tante, fatta in un momento di insolita felicità,quindi capisco 🙂
Sì ero proprio a Bergamo Alta,ti ho pensata sai?
Ma poi ho visto che eri a Vicenza… 🙂
Il tempo guarisce, dicono…
Intanto noi prepariamo maltagliati per ingannare l’attesa.
Un abbraccio
Mi è scappato un sorriso, quando ho visto i tuoi…
Questi sono i motivi che aiutano la guarigione, la pasta fresca e le somiglianze 🙂
Un abbraccio
e noi questi pensieri e qst parole le assorbiamo e le ascoltiamo con orecchie tese e antennine in piena ricezione. E posso solo ringraziare la scoperta di qst tua spazio che mi ipira e mi dona una pace interiore senza eguali.
parli con le tue ricetta, con le tue fotografie mozzafiato e con le tue battute nero su bianco.
E mi piaci, mi piaci tanto!
felice settimana
Quando il tempo si fa stretto si arriva a pensare proprio di tutto, soprattutto nei momenti più duri, ma tacere le passioni
è la cosa più sbagliata che potrei fare…come farei senza di te e di tutte voi??!! 😉
Grazie davvero Elena,un abbraccio!
Ah, Manuela… mi hai tirato fuori più di un sospiro con le tue parole… ti scrive una che ha sempre avuto un rapporto problematico e complesso con il tempo, che inseguiva il passato, ci si nascondeva dentro, ci si rannicchiava stretta stretta, lo rimpiangeva forse per paura di non (saper) affrontare il presente… poi qualcosa è cambiato, a me pare all’improvviso ma in realtà no, è stato come il ticchettio di un orologio graduale e regolare, la lancetta che si muoveva piano ma scorreva… fino al raggiungimento di quella maturità inattesa di cui parli, che è arrivata sottovoce, a piccoli passi, senza far rumore… ma ora si sente, la sento, si stringe, la stringo… e tutto mi appare più forte… io sono più forte.
Noi siamo più forti.
(possibile che non c’è una ricetta, dico una, che non mi piaccia o incuriosisca? Ci metti sempre quel particolare diverso in più… qui il cacao nella pasta fresca, dal sapore rustico, carnoso, “spesso”… non la posso assaggiare, ma è come se l’avessi fatto. Molto più che col pensiero)
Noi siamo più forti.E’ vero, lo penso spesso di questi tempi, i ricordi rimangono parte inscindibile di me, ma non mi nascondo più, non ho paura (non è vero, ho una paura maledetta,ma diciamo che la tengo ben nascosta 🙂 )
La nostra maturità era già dentro di noi, forse, aspettava solo il suo momento…
Il tempo… già, il tempo che passa e che cura le ferite, il tempo che ti fa dimenticare i volti che un giorno hai amato, il tempo che d’improvviso ti fa svegliare più vecchia di anni, e che ti regala anni insieme a chi ami.
E’ incredibile quanto passi il tempo e quante cose cambino.. quando mi fermo a pensarci, spesso mi sento paralizzata, per un secondo.
Eppure al tempo non c’è rimedio, se non il tempo.
Questo piatto è meraviglioso, non ho altro da dire.. se non che forse dovremmo un giorno ascoltare musica insieme, qualcosa mi dice che andremmo molto d’accordo. E quella canzone di Ben Harper, incredibile a dirsi, rappresenta per me un altro pezzo di tempo passato e che non tornerà più.
Certi ricordi fanno male ancora oggi: a volte sapere che certe situazioni e certi amori non torneranno mi trafigge,ma sto imparando a non aver più paura di me e delle mie stagioni.
Una bella chiacchierata con il giusto sottofondo musicale è da mettere in lista, io porto i cd e una buona birra, il dolce lo lascio a te ? 😉
Te lo dico: credo che tu sia l’unica che seguo con questa costanza. So sempre che in ogni tuo post troverò qualcosa, che troverò quelle parole, poche ed essenziali, in grado di comunicare e trasmettere così efficacemente emozioni, suoni, odori, atmosfere. Se avessi davvero chiuso questo spazio mi sarebbe molto mancata la tua compagnia. Questa mattina presto mentre andavo a lavorare passando sullo splendido paesaggio delle crete senesi inondato di nebbia e sole, ascoltavo una canzone e mi è venuto in mente questo tuo post, proprio mentre pensavo alle mie, di stagioni, e a quanto faccia fatica e trovare il giusto equilibrio per fluire con loro. Te la dedico, la troverai nella tua casella di posta 🙂
Potrei piangere adesso e non smettere fino a stasera…il blog era nato così e guarda la meraviglia che ha creato!Non perchè lo scriva io,ma per i rapporti che si sono creati con molte di voi…io a volte non mi capacito del bene che ci sia intorno e questo aiuta tanto, soprattutto nei momenti no.
Appena riesco corro a leggere/ascoltare!
E ti abbraccio tanto!