On air:”Candyman- Moriarty”Svegliarsi con calma, stropicciare gli occhi, scendere dal letto, sentire il freddo, ritrarre i piedi, scendere le scale, vedere il sole, risalire le scale, aprire le ante, fermarsi.
Capire che l’istante non durerà a lungo, quello in cui la nebbia risale la valle per invadere i prati come una carezza, l’istante in cui il sole arriva deciso dall’alto del crinale e spinge via l’aria umida della notte.
Quindi correre giù, armarsi di reflex e stivali, perchè la pioggia ha lasciato un’impronta decisa sulla strada, poi guardare e respirare.La settimana lavorativa è iniziata ufficilamente per tutti e come tutti si pensa già a quello che è stato di queste giornate appena trascorse.
Io penso al tempo trovato per le merende tra amiche, quello per restare seduti a leggere e a scrivere, senza fretta.
Sopra a tutto, questa è la mia immagine più felice: quando il cielo tocca la terra e pare di essere immersi in un’atmosfera surreale, quasi evanescente, quando la giornata può offrirti qualsiasi cosa, il momento dell’attesa e della quiete.
La ricetta è una delle tante del libro “Come si fa il pane” di E. Hadjiandreou, rivista in qualche dettaglio, ma assolutamente fedele all’originale per tecnica e quantità, una torta sicura e gentile che parla di una semplicità non scontata a questo nuovo anno che ancora tutto da imparare.
- farina di grano tenero "0" 100 g
- zucchero di canna 30 g
- acqua tiepida 70 g
- lievito di birra 5 g
- farina di grano tenero "1" 100 g
- cannella
- ¼ cucchiaino di sale
- uovo leggermente sbattuto 1
- burro ammorbidito 40 g
- zucchero/cannella/cacao
- uovo leggermente sbattuto ½
- burro una noce
- Mescolate la farina "0" con lo zucchero e il lievito sciolto nell'acqua, coprite e lasciate raddoppiare il prefermento.
- Aggiungete la seconda dose di farina (la "1") già mescolata al sale e alla cannella.
- Unite l'uovo e il burro a tocchetti, quindi lavorate fino ad amalgamare il tutto.
- Lasciate riposare dieci minuti coperto da un canovaccio e riprendete l'impasto: fate delle pieghe di tipo 2 (pieghe serrate) e ricoprite nuovamente.
- Ripetete un'altra volta questa operazione quindi coprite e fate raddoppiare.
- Sgonfiate su una spianatoia il vostro impasto, formando un rettagngolo dello spessore di 3 mm.
- Cospargete di zucchero di canna, spolverate con cannella e cacao a piacere e arrotolate la pasta partendo da uno dei due lati corti.
- Mentre arrotolate cercate di uniformare il vostro rotolo.
- Tagliate delle rondelle di 2 cm di spessore e disponetele in uno stampo da 23 cm già infarinato.
- Fate raddoppiare, prima di infornare spennellate con un poco di burro fuso, poi infornate in forno già caldo a 180°C.
- Cuocete per 15-20 minuti circa o comunque finchè risulterà dorato.
- Sfornate, spennellate ancora con un poco di burro e spolverate di zucchero a velo.
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12 comments
Immagino solamente la gioia di correre con la reflex in cerca della nebbia che sale. Un momento poetico al massimo.
Le ferie se ne sono andate anche qui, ma il profumo della tua cucina fa ancora sognare.
Uno di quei momenti che spesso ho dovuto solo guardare mentre me ne andavo al lavoro, la felicità sta nel poter cogliere l’attimo 🙂
Wow. Che bella. Un mio buon proposito per il nuovo anno è poter riuscire a fermarmi di più. Assaporare la bellezza. E questo dolce sa proprio di bello e di buono. Forse è un segno. Devo partire da qui, dal tuo dolce, già in cima alle mie ricette da sperimentare 🙂
Un bacio!
Anche uno dei miei propositi e in parte ho già cominciato.
Ognuno di noi dovrebbe imporsi di avere più tempo ( lo sto ripetendo fino alla nausea da un po’ 😉 ),ti auguro di riuscirci Sabrina!
Baci a te
Buon anno! Amo la cannella e immagino il tepore soffice di questo dolce.
E ti ringrazio per avermi fatto ascoltare SIRENS ben tre mesi fa, ora che l’ascolto almeno un paio di volte al giorno alla radio rivedo il tuo post sul pane alla zucca e immagino il suo profumo.
Lux
Lux grazie,grazie!Ma dici davvero?
Io spero sempre che le canzoni scelte rimangano nella testa, insieme alle parole e alle immagini…mi fai davvero felice!
Buon anno anche a te!
Il momento dell’attesa e della quiete si impara pian piano ad apprezzarlo e desiderarlo… e quando si sfrega tra le mani, come farina, capisci quanto sia prezioso e indispensabile per godersi poi quello che sarà…
Sogno un fiore dal sapore di cannella, morbido come gli abbracci inaspettati e tondo come il sole, sul quale si è poggiata la polvere dei sogni, quella pura e bianca, che basta un soffio e… “forse si può”.
Lo sogno ma in realtà è qui, davanti a me. Con un nastrino tutto da scartare.
L’attesa è tutto e so di aver goduto in pieno quest’istante per la somma di tutte le mattine in cui ho visto la nebbia scivolare via, senza aver il tempo di correre fuori e guardarla dall’interno.
Io quel pacchettino lo spedirei molto,molto volentieri a una ragazza con la polvere dei sogni fra le dita… 😉
Bellissima questa immagine.. sia quella visiva che quella evocata.
Ed è bellissimo questo cinnamon roll che si fa torta..
Grazie Giulia!
Ed era osì buono che è anche già finito…dovrò rimediare! 🙂
vale la pena di affrontare il mondo al di là del piumone se ci sono i cinnamon rolls che attendono… ho provato a farli questo inverno… devo aver sbagliato qualcosa… erano buoni per fermarci la porta… proverò la tua ricetta…
Spero di non deludere le tue aspettative Margherita!
Purtroppo non so darti notizie di com’è il lievitato dopo due giorni…qui è già finito 🙂