On air: “The boy with the arab strap- Belle and Sebastian”Poche cose al mondo mi placano: nascondere i piedi dentro le tue gambe calde, quando il letto è ancora gelato, affondare le mani dentro la terra, mentre loro corrono come mine impazzite, sedermi sulla sedia davanti a un foglio bianco, con la luce soffusa e attorno il silenzio.
I miei vecchi diari, quindicianni di vita scritta fitta, fitta, così se domani dovessi cambiare potresti ritrovarmi ancora e sapere perchè.Oggi non ho grandi ricette, se non quella di fare ciò che vi fa sentire bene, quello che leviga gli angoli più acuti dei vostri giorni no. La stagione si sta facendo troppo bella per restare chiusi in casa: cambiano i vestiti esattamente come i nostri pranzi.
Uno sguardo veloce alla casa -non troppo però- e poi fuori, magari con un panino tra le mani, quello preparato la sera prima o durante il lungo weekend di pioggia.Affondo i miei occhi qui dentro, nuoto tra piccoli diamanti rosa e scappo via, finchè si può!
- Biga:
- Farina tipo 0 250 g
- Acqua tiepida 113 g
- Lievito di birra fresco 2 g
- Impasto:
- Biga 370 g
- Licoli rifrescato e attivo 150 g
- Farina di grano saraceno 125 g
- Farina semintegrale tipo 2 200 g
- Farina di grano tenero tipo 0 100 g
- Acqua 250 g
- Malto 5 g
- Sale 15 g
- I giorno
- Preparate la biga, mescolando il lievito, acqua e farina, formate una palla, coprite e lasciate a temperatura ambiente per 20/24 ore a seconda della temperatura esterna.
- II giorno
- Riprendete il vostro impasto: in una ciotola ampia unite il licoli, la biga a pezzi, l’acqua, il malto.
- Unite le farine e mescolate fino a rendere l’impasto omogeneo, quindi lasciate in autolisi per 30 minuti.
- Riprendete l'impasto e lavoratelo all’interno della ciotola, dall’esterno verso l’interno, aggiungendo solo in ultimo il sale.
- Se dovesse sembrare troppo morbido, lasciate riposare 10 minuti e riprendete nuovamente l’impasto, ripete quest’operazione per 3 volte.
- Lasciate raddoppiare il pane in un luogo riparato (all’interno del forno spento andrà benissimo).
- Mettete il pane sulla spianatoia leggermente infarinata, fate due giri di pieghe del tipo 1, formate le ciabattine con l'aiuto di una spatola, disponetele su un foglio di carta forno infarinato, schiacciate delicatamente, poi infarinate e coprite con un foglio di pellicola e un canovaccio.
- Accendete il forno a 240°C, riponete la refrattaria sulla griglia posizionandola nella parte bassa del forno e una leccarda subito sopra.
- Una volta pronto, infornate, vaporizzate con dell’acqua e chiudete.
- Dopo i primi 15 minuti abbassate la temperatura a 210°C e portate a cottura. Controllate la cottura delle vostre ciabattine picchiettando con le nocche sul fondo: se il pane suonerà vuoto, allora sarà cotto.
- Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella prima di tagliare.
20 comments
Basta. Io arrivo. Per abbracciarti. Perchè anche stavolta hai fatto centro pienopieno. Quei piedi freddi appena si va a dormire in cerca di calore… chiedi a Matteo, chiedi, chiedi… 😉
Lui ti farebbe i complimenti anche per la colonna sonora, mi ha fatto scoprire anni fa alcune canzoni e io ho spalancato le orecchie.
Il tuo panino è bellissimo, sento lo scronc al primo morso, quello vero, autentico, uno dei suoni più piacevoli – e golosi – che esistono…
Lo facevo già con mia madre, sgattaiolavo nel suo lettoe le infilavo i miei piedini freddi tra le gambe…in questo modo mi sento al sicuro, diciamo che qualcun altro avrebbe ben altro da dire in proposito,ma io fingo di non sentire 😉
Lo vorrei tanto: una coperta, della buona musica e noi sedute a sgranocchiare queste ciabattine…ma io ci sto lavorado a rendere vero l’abbraccio, c’è una mostra a cui non voglio mancare lì a Roma (Frida Kalho) e sto cercando di capire quando e come venire 😀
Oggi sono apparsi vari autobus tappezzati con quella mostra e ieri ho messo sul sito di cinema la notizia di uno spettacolo teatrale scritto dalla moglie del mio vice-capo… è un segno, tu che dici? 😉
Direi che abbiamo più di un buon motivo per renderlo vero!
Anche io sono del partito del “nascondere i piedi freddi” 😉
Queste ciabattine sono la fine del mondo.. mi sa tanto che le metto nella lista delle prossime cose da provare!
Mi sa che siamo un bel numero!
Fammi sapere che ne pensi 🙂
Abbiamo tutte dei mariti ‘termosifone’….almeno mi consolo di non essere l’unica con i piedi gelidi (quasi) tutto l’anno…
In attesa di capire come impostare la mia macchina mi godo le tue foto e la loro luce…e poi mi godo queste ciabattine perfette per i primi pranzi/merende in giardino
Ciao
Silvia
E che probabilmente ci odiano per questo brutto vizio 😉
Vedrai che col tempo e un po’ di pratica riuscirai a far ele foto esattamente come vuoi!
Un abbraccio
Mamma mia che buone, a casa nostra è mio marito che si fa scaldare, io emano calore come una stufa quando sono a letto
Fantistica!1-0 per Paola 🙂
la tua arte nel panificare è davvero fuori dal comune e degna di nota! sei davvero super!!!!!
Ma tu sei troppo un tesoro,grazie Elena 😀
L’autolisi l’ho appena scoperta.
Ora mi mancano i licoli.
Però ho un marito con i piedi freddi…sarà perché viene a dormire più tardi di me? 🙂
L’autolisi è fantastica, io ormai lo faccio da un po’ e senza i pane è “diverso”.
Io son qui se vuoi passare al licoli, non farti problemi a chiedere Ros.
Tuo marito mi capirà molto bene allora! 😉
Manu ma che dici??veramente grazie a frida potremo abbracciarci?scusa mi sono intromessa come al solito ma non sai come mi piacerebbe l’idea!quanto al tuo pane manu cara, ma quanto ancora devo imparare da te?e adesso cos’è quest’altra novità ???mi rimetto a studiare questi pani sono meravigliosi e che alveoli!
Certo che sì, Laura !( sai he non sei mai d’impiccio,anzi, completi il triangolo 🙂 )
La speranza è quella: mi mangerei le mani a sapere di aver perso questa mostra e in più i sareste voi…incrociamo le dita!
Io avevo voglia di sperimenatre un po’ e sono stata “premiata”…ero commossa quando ho visto gli alveoli 🙂
Diamanti rosa che profumano di cielo e pesche.
La primavera è così magica, perchè parla di rinascita…sono così felice che sia arrivata!
Ciao, volevo farti i miei complimenti! Le tue ciabatte sono fantastiche! una ricetta veramente interessante, quando anche io mi dedicherò al lievito madre proverò a sglutinarla e ti farò sapere!!! Io le faccio con la sola biga e con un procedimento simile al tuo, ma senza glutine ovviamente! ti lascio il link, se passi a vederle mi farebbe tanto piacere! ecco: https://lacucinadibimbapimba.blogspot.it/2016/10/ricetta-delle-ciabatte-al-saraceno.html Ti aspetto!!! Rosa Maria by La Cucina di Bimba Pimba
Grazie Rosa Maria,
grazie mille!
Senza glutine sono ancor più difficili credo, io non ho mai provato 🙂
Passerò sicuramente!