On air:”Tenderly- Ella Fitzgerald & Louis Armstrong”Una domenica di pioggia può avere i suoi vantaggi, persino per noi che amiamo così tanto starcene all’aria aperta.
Le gocce aggrappate con le unghie ai vetri amplificano le dimensioni della stanza, ci fanno dimenticare i nostri piedi irrequieti e ammorbidiscono l’attesa: come un balsamo sulle labbra secche, ogni goccia è una buona scusa per reinventare il poco tempo a disposizione.
La mancanza di fretta è una perfetta compagna di viaggio, per chi come me si arma solo di farina e mattarello e lascia fare il più alla pazienza.
Scivolano via i cieli grigi, le parole sono un più, come una melodia accordata in si, nulla stride in questo clima a cavallo tra l’autunno e la primavera, senza passare per l’inverno.A rendere tutto più solenne si aggiungono i festeggiamenti di un compleanno che non può passare sotto silenzio.
Se poi la festa è dell’uomo di casa, votato per i sapori più semplici e genuini, la scelta ricade facilmente sulla pasta fresca in tutte le sue declinazioni.
Avevo ancora una piccola parte di quei buonissimi limoni liguri e l’ultimo vaso dei miei pelati aromatici.
Terminare le conserve nella dispensa, per noi è quasi un rito di passaggio: svuotare per riempire nuovamente, liberare gli scaffali e le dispense suona come un monito allegro e rassicurante, come a dire che una nuova stagione, per quanto ancora solo accennata, è lì per essere accudita e coccolata.Una ricetta ricamata sul ricordo di un piatto tipico sardo, i ravioli galluresi con ricotta e scorza di limone, adattati come sempre al gusto delle nostra quattro mura di casa.
- Per la pasta fresca
- farina di farro biologica 200 g
- farina di grano tenero tipo 1 150 g
- semola rimacinata 50 g
- uova 4
- sale q.b.
- Per il ripieno
- ricotta di pecora 300 g
- limoni non trattati 2
- pimiento (in mancanza anche pepe nero)
- parmigiano reggiano 30 mesi 3 cucchiai
- farina di mais un cucchiaio
- pelati
- cipolla ½
- olio extravergine
- aromi
- sale q.b.
- Preparate la pasta fresca disponendo le farine a fontana sulla spianatoia. Formate un cratere ampio nel centro e sgusciatevi le uova, unite una presa di sale e iniziate a mescolare con le dita.
- Poco alla volta cominciate a portare la farina verso il centro, amalgamando con le uova.
- Quando l'impasto sarà più sodo, impastate e formate una palla liscia.
- Avvolgete nella pellicola e riponete in frigorifero mezz'ora a riposare.
- Preparate il ripieno: fate sgocciolare la ricotta, mescolatela col sale, il pimiento macinato al momento, la scorza dei limoni lavati e asciugati, il parmigiano e il cucchiaio di farina.
- Riprendete la pasta e stendetela fino a uno spessore di 2 mm ( col mattarello o con la macchina), formate dei quadrotti di 7 cm di lato e distribuite su ognuno una parte di ripieno della grandezza di una nocciola.
- Chiudete i bordi formando un triangolo, eliminate l'aria e premete i bordi, serrandoli completamente.
- Fate passare il tortello attorno a due dita e chiudete i due lembi, quindi tirate la punta del raviolo nel senso opposto e dategli la forma tipica dei tortellini.
- Ripetete con tutti i ravioli e distribuiteli su un asse infarinato.
- Fate soffriggere la cipolla sminuzzata, unite i pelati, schiacciateli con un cucchiaio di legno e fate cuocere dolcemente fino ad ottenere una salsa densa, salate e aromatizzate.
- Tuffate i tortelli in abbondante acqua salata, scolateli con una schiumarola dopo cinque minuti dalla ripresa del bollore e conditeli con qualche cucchiaio di salsa.
20 comments
Se la pioggia ti ispira queste meraviglie, quasi mi auguro possa tornare presto… a piccole dosi, certo, giusto il tempo di impastare, scattare due foto e impiattare! 🙂
C’è una luce particolarmente calda e soffice oggi, qui… accompagna degnamente questo momento e questo compleanno, come a sottolineare che la familiarità e la bellezza sanno quando apparire e battere più forte… non le devi chiamare o invitare, loro ci sono già, pronte, lì… la bellezza sa scegliere quando bussare, soprattutto quella un po’ ruvida come una sfoglia che sa assorbire, trattenere…
Mi piace tutto (casacchina compresa!) e sorrido pensando che il farro è apparso nel post su Lecce, che la ricotta è finita in un dessert che vedrai presto e che la scorza di limone ha profumato la crema ai cipollotti e il mio toast… i legami, quelli VERI che meritano il maiuscolo, crescono spontanei, come le erbette del tuo orto! 🙂
E’ la luce della calma che dà certezze, ceh sedimenta tra le fessure e tra i pori della sfoglia tesa tra le mani.
Ho visto la casacchina e me la sono immaginata qui e come sempre tu hai colto al volo! 😉
Devo ancora correre a vedere cos’hai combinato…adesso arrivo 😀
Mi hai completamente trafitto il cuoricino … e sì che da te ormai dovrei entrare preparata …
E poi ribadisco che adoro le tue mani, forti e delicate; ti prego non nasconderle mai più!
ps: nelle giornata di pioggia (ieri ho avuto l’ennesima conferma) ho notato mi vien spontaneo fare i Cantucci … valle a capire tu queste associazioni!
Che complimento bellissimo Martina!E io che le paragonavo alle mani di un uomo…viste coi tuoi occhi sembrano così eleganti 🙂
Io queste associazioni faccio ancora fatica a capirle,ma se tu porti i Cantucci e io porto i tortelli dire che abbiamo fatto un bel pranzo completo 😉
Meravigliosi. Ho un debole per la pasta fresca, peccato non abbia mai imparato veramente a farla, mi crogiolo nel pensiero che mi piacerebbe fare un bel corso, serio, imparare le basi e mettermi finalmente all’opera. So che saprei ricavarne vera soddisfazione. O almeno questo è quello che c’è nella mia testa.
Ad ogni modo, sei davvero come una boccata di aria fresca tu per me, in cucina mi siederei tutti i giorni al tuo tavolo, sicura che le tue mani difficilmente mi deluderebbero.
Grazie 🙂
Un abbraccio!
Anch’i ho sempre avuto il pallino, a pasta fresca mmi ha sempre attirato come una calamita.
Io ho fatto un paio di corsi solo sulla pasta fresca e devo dire che mi sono serviti a fugare tutti i dubbi, dovresti provare, sarebbe una bella soddisfazione preparar la pasta ogni volta che ti va 🙂
Per tutto il resto grazie…voi restate la mia boccata d’aria fresca, la mia pagina nuova su cui scrivere ogni giorno…
Mi sembra un ottimo modo di sfruttare una domenica di pioggia.. qui stranamente il tempo ha retto e sono riuscita ad andare a vedere una mostra, andando a piedi in centro (uh la la)!
Ma la prossima domenica (ché tanto lo so che farà schifo il tempo) mi sa che la passo a cucinare, sì sì!
E’ decisamente un bel modo anche questo per trascorrere la domenica, senza fretta, a passi piccoli (fino in centro).
So che al primo sole mi sarò già dimenticata la mia voglia di restare tra le mura,ma terrò un tortello come promemoria per ogni volta che pioverà 🙂
Se non fosse per il fatto che le mie energie del momento mi concedono solo il lusso si scrivere qua e là e di infilare la mano nel vasetto dei mirtilli rossi secchi, giuro che con queste foto meravigliose mi avresti fatto venir voglia di “mettere le mani in pasta” (posso usare quest’espressione, vero?). Spero che l’uomo di casa, che ama i sapori semplici e genuini, abbia gradito tanto quanto l’ho fatto io (virtualmente!)
Che mi combini Margherita, non sarai mica malata?!
Puoi dire “le mani in pasta” tutte le volte che vuoi, anzi, se ti fa venir voglia di farlo, puoi gridarlo ai quattro venti!
L’uomo di casa ha gradito, ma lui è un giudice fin troppo buono 😉
Anch’io amo cucinare nei giorni di pioggia, soprattutto con mia figlia, è un bel modo per trascorrere il tempo in casa senza rimbecillire davanti a tv o computer. In cucina amo molto il connubio ricotta e limone, io faccio delle polpette con carne ricotta e limone che sono molto saporite, i tuoi tortelli mi fanno venire una fame..
D’accordissimo con te, piuttosto che diventare un tutt’uno con tv e divano,meglio la vecchia arte della pasta fresca.
Terrò gelosamente il tuo consiglio fino alle prissime polpette, sembra davvero interessante 🙂
Manuela cara, io ti lascio la mia ricetta, il gusto del limone si sente e la ricotta dona morbidezza, alla bimba in particolare sono piaciute molto http://www.lechicchedipaola.it/wordpress/tag/polpette-senza-glutine/
Grazie Paola! La proverò sicuramente 🙂
Non c’è niente di più bello di una giornata di pioggia. Per me è malinconica, sì, ma una malinconia felice, sorridente, una malinconia che pare una ragazzina che ha sciolto le trecce, si è messa il tovagliolo sulle ginocchia e aspetta impaziente un piatto di questi tortelli profumati al limone, perché qui il limone lo apprezziamo davvero tanto.
Le foto? Beh, rimango ancora un po’ a guardarle, mentre fuori piove….
Una malinconia così, con le trecce sciolte, col tovagliolo sulle gambe, mi pare un’ottima compagna di merende.Ti mando un abbraccio,grazie come sempre, mi fai sorridere con le tue parole!
love love love
ci siamo capite?
🙂
ciao!
Certo che ci sì!
un abbraccio 🙂
I tempi più belli, quelli lenti e scanditi dalle stagioni, dalle gocce di pioggia, dai narcisi, dai compleanni di chi si ama profondamente. Perché tortelli così si offrono solo a chi si ama davvero.
Amo i narcisi, le stagioni che cambiano e i compleanni in modo viscerale, sarà per questo che ho amato così tanto questi tortelli allora?
Buona settimana Luci!