Save it for a rainy day- The Jayhawks
L’amore e i ricordi hanno versioni differenti a seconda degli occhi che li raccontano.
Si muovono attraverso vie misteriose, percorrono due parallele dello stesso cammino, ma la meraviglia delle differenze sta proprio nei particolari che ognuno di noi è in grado di cogliere.
Solo alcune persone e solo in occasioni rarissime ci si può permettere il lusso di rileggere la storia con le stesse parole. E quel ricordo è figlio di una sintonia più profonda, un’eccezione che nasce ben più in là di dove abbiamo iniziato a camminare.
Il ricordo che ho di questa ricetta mi riporta ai miei cinque anni, al tinello stretto e un po’ cupo della nostra prima casa: la cucina, per quanto poco accogliente, era una delle nostre stanze preferite. Lì passavamo già molto più tempo del previsto e quello spazio un po’ angusto a noi non faceva che bene.
Quando sono nata lei era già lì con me, ogni mio cambiamento è passato anche dentro ai suoi occhi. Siamo cresciute, ci siamo trasformate, ma siamo rimaste vicine. Un po’ come in quella cucina, una a fianco all’altra, fiere della nostra indipendenza fatta di stelle e farfalle di pastella leggera, sicure di essere sole, ma con qualcuno che ci guardava bene le spalle.
Per anni questi stampi sono rimasti chiusi dentro un cassetto: acquistarli mi era sembrata la cosa più logica e averli lì mi faceva sentire al sicuro come allora, ma avevamo un compleanno- anzi due- a cui fare onore e la festeggiata meritava un buon ricordo.
La ricetta di queste frittelle è davvero a portata di bambino: l’impasto non è altro che una pastella densa a base di latte e farina. Per prepararle basteranno solo alcuni piccoli accorgimenti, il resto lo faranno queste formine e un po’ di pazienza.
Potete variare le farine a seconda delle vostre abitudini, io ho scelto di miscelare una farina di grano tenero con la farina di riso, per ottenere un risultato più leggero e croccante.
Segnatevi la ricetta per quelle rare volte in cui friggere vi sembra una buona idea e date un po’ di fiducia alle mani dei vostri bambini: il divertimento è assicurato!
Buona settimana, Manuela
- farina di grano tenero tipo 0 100 g
- farina di riso 50 g
- latte 260 ml
- uovo 1
- estratto di vaniglia 1 cucchiaino
- sale 1 pizzico
- zucchero semolato fine 20 g (se si desidera è possibile ometterlo)
- zucchero a velo per decorare
- olio di semi di arachide 1 l
- Preparate la pastella: lavorate con una frusta l'uovo con lo zucchero, unite l'estratto di vaniglia e il latte.
- Unite anche le farine con un setaccio e lavorate fino ad ottenere un composto nè troppo liquido, nè troppo denso.
- Scaldate l'olio.
- Quando sarà caldo (180°C) immergete le forme nell'olio per circa 10 secondi, asciugate sulla carta assorbente, poi immergeteli nella pastella per quasi tutta l’altezza della formella, senza superare il bordo superiore.
- A questo punto fate cuocere nell’olio bollente finché la frittella non si stacca dallo stampino.
- Se non dovesse staccarsi da sè, aiutatevi picchiettando lo stampo contro il bordo della pentola o con l'aiuto di uno stuzzicadenti.
- Fate dorare su entrambi i lati, scolate e mettete le frittelle in un piatto piano coperto da carta asssorbente.
- Decorate con lo zucchero a velo al momento di servire.
11 comments
In quello stampo io vedo una bacchetta magica e qualcosa mi dice che ci hai pensato anche tu… 🙂
Le magie più belle sono semplici come questo impasto, non c’è bisogno di molto quando si uniscono ricordi e sensibilità… oggi con questo post mi hai trasmesso tenerezza, la foto “vintage” mi ha fatto sorridere (che bel caschetto biondo!) e sono tornata bambina anche io, mentre rincorro stelle e raccolgo fiori, facendoli rotolare nella neve più dolce che esiste… 🙂
In effetti è così che lo vista a lungo: una bellissima bacchetta magica capace di fare firoi e farfalle ad ogni mio tocco 😉
Io da questa ricetta non riesco a staccarmi- e per fortuna,mi verrebbe da dire- mi sembra di ricordare ancora tutto, anche se ero davvero piccola 🙂
Il caschetto biondo!…per un po’ mi sono dispiaciuta di aver perso quel colore, però lo rivedo adesso nei miei figli e mi basta 😀
Infatti la somiglianza c’è e mi sono intenerita anche per questo… 🙂 Pensa che io avevo i boccoli da bambina…
I boccoli?! Davvero?! 😀
Mi piacerebbe vedere una foto!
Non volevo dirlo, ma in effetti anch’io avevo subito pensato ad una magica bacchetta appena l’hai messa su Face … quella che agiti in aria, la fai roteare sopra la testa con parole strane come sottofondo musicale e poi giù a trasformare zucche in carrozze!
Che poi se non sono carrozze ma stelle e fiori fatati poco importa! Spero solo che l’incantesimo duri a lungo … devo riuscire ad agguantarne una prima della mezza notte, sperando che quelle belle bimbe in giro per la cucina non abbiano fatto razzia! 🙂
Sì in effetti gli assomiglia parecchio, il pensiero è stato subito lo stesso 🙂
Calcola che se per qualchee motivo dovessero svanire prima, te ne tengo nascoste un paio nella credenza della cucina 😉
Miracoli del web: io che linko dalla Francia la tua ricetta alla mia mamma in Sicilia con il commento: “ti ricordi?” più tutti i cuoricini che whatsapp permette (che sono sempre troppi, è vero… :-D) Grazie per l’emozione… sei evocativa come sempre.
Ma sai che non potevi dirmi cosa più bella?!
Spero che anche la tua mamma abbia apprezzato 😀
(p.s. con certe persone i cuoricini non son mai troppi!)
Ciao Manuela,
ieri ho fatto queste frittelle seguendo la tua ricetta: fantastiche!!!! Perfette!!!! Leggerissime ! Croccantissime!!!! Si è capito che mi sono piaciute? Grazie mille, ho pubblicato subito la ricetta su Cookpad:https://cookpad.com/it/ricette/14592710-frittelle-col-ferro?invite_token=BCCcXbQWQnwLoH22rb5ZNdjz&shared_at=1613416603
Se ti va la puoi vedere. Un abbraccio, Mara
Grazie mille per il feedback!
🙂
A te Manuela per questa ricetta perfetta! A presto!