On air:” Brown skin girl- Leon Bridges”
Ogni tanto mi perdo.
Sarà colpa dei fili d’erba, che si muovono come un mare sotto gli occhi, sarà l’estate che sembra farsi più vicina ad ogni tramonto, col suo verde pieno che non dà il tempo per respirare.
In campagna, attendiamo la primavera con la stessa impazienza dei bambini a Natale, mesi interi passati a guardare fuori dalla finestra, con il naso appiccicato al vetro e mentre tu credi di poter dire:”Eccola”, lei già cambia colore e ti parla di partenze, gonne corte e ritorni.
È facile smarrirsi quando il cielo fa questi scherzi e somiglia a una tavola limpida: ci si specchia così bene, che per rispetto le ore si fanno strette come minuti e quel sentimento di libertà e leggerezza non vorresti abbandonarlo mai.
Al ritorno da un viaggio tutto si vorrebbe, tranne che riprendere le vecchie abitudini: è come rimettere un paio di scarpe strette dopo essere stata a lungo scalza. Ci si muove presi solo dalla passione e da un inevitabile senso del dovere…per fortuna, a domare le mie inquietudini fin troppo adolescenziali, ci ha pensato mia madre che con un mazzo di carciofi del suo giardino è riuscita a farmi tornare la voglia di cucinare!
Un inizio sottotono, fatto di pochi ingredienti e una fantasia azzerata da decolli e atterraggi, ma anche una ricetta che è anche un’anticipazione di quello che racconterò domani sera al festival Appetiti a Barzanò (LC).
La serata ha come tema la vasocottura, una tecnica di cui avevamo già parlato in precedenza in questa occasione. Durante il mini corso, avremo modo di capire insieme, le modalità di cottura, i vantaggi e il procedimento di alcune ricette realizzate con questo metodo.
Per chi fosse della zona e volesse approfittarne per partecipare, il corso è gratuito, è sufficiente iscriversi al seguente indirizzo, info@appetiti.it, e presentarsi alle ore 21, in Via Castello, presso la Canonica di San Salvatore di Barzanò (LC).
Non mi resta che aspettarvi e augurarvi una buona settimana!
- carciofi 6
- aglio 1 spicchio
- menta 4 foglie
- basilico 6 foglie
- prezzemolo 1 mazzetto
- olio extravergine
- sale
- pepe nero
- limone 1
- Per i crostoni:
- 8 fette di pane casereccio
- pecorino romano 100 g
- cipollotto 2
- pinoli 30 g
- Mondate i carciofi, tenendo una parte del gambo, tagliateli a fette di circa 0.5 cm di spessore e metteteli a bagno nell'acqua acidulata con il succo di limone.
- Preparate una pentola sufficientemente capiente per cuocere i carciofi con la tecnica della vasocottura a bagnomaria.
- Tritate gli aromi, lasciando a parte il prezzemolo che verrà unito a fine cottura.
- Sbucciate l'aglio e fatelo a fettine.
- Eliminate l'acqua, salate e pepate i carciofi, quindi distribuiteli nei vasi con un po' di trito di menta e basilico e aglio a piacere.
- Condite con un filo d'olio e unite mezzo centimetro d'acqua in ogni vaso.
- Chiudete, riponete nella pentola con uno straccio attorno ai vasi, coprite d'acqua fino a prima dell'imboccatura e accendete.
- Cuocete, facendo sobbollire delicatamente, per circa 20 minuti (il tempo di cottura si calcola da quando l'acqua avrà raggiunto l'ebollizione).
- Spegnete, prelevate con molta attenzione, girate i vasi a testa in giù per omogeneizzare i sapori e rimettete in piedi. Aspettate 5 minuti prima di aprire, fate fuoriuscire il vapore lentamente tirando la guarnizione (se si tratta di vasi a vite, aspettate qualche minuto in più), quindi o servite come contorno o assemblate i crostoni con le verdure (carciofi e cipollotto), pecorino a scaglie o grattugiato e pinoli tostati.
- Decorate con il prezzemolo fresco tritato.
In forno invece a 110°C potete cuocere i carciofi a bagnomaria in una teglia per circa 20-25 minuti.
Ricordate sempre di attendere 5 minuti prima di aprire e di far fuoriuscire il vapore tirando lentamente la guarnizione per evitare che la forte pressione possa creare un getto di vapore violento.
6 comments
Ciaooo! 🙂
Peccato che non sono della zona, andrei volentieri! 🙂
Buoni questi crostoni con i carciofi e pecorino… abbinamenti semplici e pieni di sapori rustici.
Buona settimana anche a te!
Ulica 🙂
Peccato sì!Mi avrebbe fatto piacere conoscerti 🙂
Gli abbinamenti semplici rassicurano sempre…buona settimana a te!
Mi piace il concetto di perdersi, quando presuppone una pausa da qualcosa, uno smarrirsi in cerca di altre direzioni e un cercare altrove, su terreni meno battuti… sarà per questo che non amo molto le cartine, o meglio, che sappia leggerle poco, forse perchè inconsciamente accetto l’idea del perdermi e lo trovo persino affascinante, anche se può spaventarmi! Sono la prima che cerca rassicurazioni e controllo, ma è quando mi sono persa che a volte ho trovato cose pronte a sorprendermi di più, e quindi… 🙂 Perdersi nel bosco, in città spagnole o francesi, nei labirinti mentali, nelle parole, nei profumi che riconosciamo anche da lontano…
Abbiamo mostrato entrambe un vasetto questa settimana, così come condividiamo dei limoni… vedi, si parte, si torna a casa, si ha in tasca cose nuove appena conosciute ma si ritrovano anche le intese di sempre… 🙂
Il bello del ritorno sta lì, in quello che hai guadagnato di nuovo e in quello che eri certa di ritrovare.
Perdersi non è tanto male se si tratta di abbandonarsi e dimenticare gli schemi di tutti i giorni, tanto tempo ce
nè- come vedi- per tornare a chiudersi dentro un vasetto 😉
Ora vengo da te, che sento già il profumo di limoni!
È da un po’ che non ti lascio un pensiero, ma leggo tutto. Oggi voglio farti anche un saluto 🙂
Mi riconosco tanto in quella sensazione, la stessa che provo qui tra le mie colline, una specie di languore misto ad un allegro entusiasmo, che arriva sempre soprattutto verso fine maggio, quando la primavera inizia a trasformarsi in estate. E se quest’anno il clima non fa esattamente eco con la stagione, stavolta per difetto, la campagna intorno parla chiaro, nonostante i fiori un pochino in ritardo sui tigli. Non mi stanco mai di guardarla in questo periodo!
Ho sentito nominare questa tecnica un sacco di volte, ma non avevo ancora approfondito…proverò, magari con le fave, che abbondano in questo momento.
Un abbraccio!
Lo so bene, quello che provi, ed è per questo che non mi preoccupo se non ti sento per un po’.
So che ci sono un sacco di cose da fare là fuori e che questo è solo un “in più” che spesso ruba solo tempo a
quanto di meglio si può trovare da fare!
Ovviamente, non mi dispiace ritrovarti, anzi! Se fai le fave voglio un resoconto dettagliato, che quelle non ho ancora provato a cuocerle così 🙂
Un abbraccio