On air:(Just like)Starting over- J. Lennon”
Il respiro si è fatto spesso in queste prime mattine di dicembre, gli alberi hanno perso il conto delle foglie cadute a terra: il bosco si è spogliato completamente lasciando spazio alla luce, che ora filtra tra i rami senza timore.
C’è un attimo brevissimo, in cui la luce inizia a superare le nebbie, un istante in cui assume una forma tonda e piena e con quella pienezza invade anche gli angoli più bui della cucina.
Ora so che è inverno: dentro quei puntini luminosi che avvolgono Nina mentre corre nel campo, che fanno del camino della vecchia fornace un’isola o una raccomandazione.
Il freddo che irrigidisce le foglie perderà presto consistenza, tornerà a farsi acqua corrente, prima però, voglio godere dell’attimo perfetto.
Arrivati a questo punto, nessuno storce più il naso davanti all’idea di affrontare un altro Natale. In casa le luci hanno già preso il loro spazio, pochi dettagli e sarà veramente tutto pronto per cogliere l’attesa.
Ammetto che sulla scelta del secondo ho vacillato un po’: sulla nostra tavola di Natale, i secondi piatti arrivano sempre dopo troppo cibo e raramente ci si trova a gustare fino in fondo quanto viene proposto. Mia madre, costante e tradizionalista come solo una mamma può essere, alterna anatre all’arancia a fumanti zuppe di pesce.
Io che cerco ancora di capire quale sia la mia tradizione natalizia, ho scelto un secondo più semplice e leggero, facile da preparare.
Un consiglio utile che vi lascio riguarda le cotture del pesce al forno: a 200°C, se il pesce pesa circa 500 g il tempo di cottura è pari a 25 minuti. Se pesa circa 1 kg deve cuocere 35 minuti. Non esiste cosa più cattiva di un pesce troppo cotto ( o il suo contrario!).
Un’altra nota non meno importante è quella sulla scelta del pesce che deciderete di portare in tavola: vi ricordo che esiste la pagina ConsuMare Giusto dove vi sarà possibile capire la sostenibilità del pescato e fare scelte più “buone”, per voi e per l’ambiente.
E ancora a proposito di ricette, tavola delle feste ed eventi, per chi fosse della mia zona ricordo l’appuntamento di venerdì pomeriggio alle ore 17.30 da PEREGOLIBRI: Angela Frenda presenterà il suo libro La Cucina Felice e io avrò l’onore di affiancarla nella preparazione di alcune delle sue ricette.
L’ingresso è gratuito, ma su prenotazione. Per chi fosse interessato e per tutti i dettagli contattate:
redazione@peregolibri.it
Non mi resta che augurarvi una buona settimana!
Manuela
- 2 pagro da circa 500 g
- 1 melagrana
- 1 arancia non trattata
- 4 cipollotti
- 3 spicchi d'aglio
- coriandolo
- finocchietto
- salvia
- pepe bianco
- sale
- olio extravergine
- 500 g spinacini
- Preparate il pesce: evisceratelo, risciacquatelo, squamatelo e tamponatelo con della carta assorbente.
- Spremete metà melagrana e sgranate l'altra metà.
- Riempite la pancia del pesce con qualche fetta d'arancia, l'aglio in camicia, le erbe, un pizzico di sale e pepe macinato.
- Irrorate con un filo d'olio e il succo di melagrana.
- Infornate a 200°C per 25 minuti ( o in base al peso del vostro pesce).
- Sfornate, sfilettate e servite accompagnandolo con un'insalata di spinaci e melagrana.
8 comments
Le tue proposte per Natale sono semplicemente meravigliose… bravissima
Grazie Michela!
Un abbraccio
La foto dei rami, con le gocce e la luce calda, è bellissima… l’ho fissata un po’, come se mi parlasse. Come se mandasse un messaggio. Di ali da asciugare al sole, di momenti che hanno bisogno di calore, di silenzio e quiete, quando se ne ha più bisogno. La stessa luce calda la ritrovo anche nella tua casa, al punto che mi sembra di essere in autunno e non in inverno, come se il Natale cadesse a ottobre o novembre… e ti dirò, provare ad anticiparlo non sarebbe male, bisognerebbe sperimentare almeno una volta, ahaha!
Sai che sei riuscita in un’impresa non facile? Fotografare bene il pesce… che con quei rubini rossi è vestito giustamente a festa! 🙂
Sono rimasta anch’io a guardare quel ramo per un po’, complice la nebbiolina, il paesaggio era davvero magico!
Il bello di questa stagione è la luce che passa dalla finestra, i contadini in questo erano bravissimi, sapevano come rendere uniche le stanze nei giorni più bui 🙂
Sai che ho avuto il dubbio fino all’ultimo anche per questo motivo, non mi sentivo pronta a fotografare un pesce…se mi dici così mi fai proprio felice!
…stasera passo per dirti che non ho mai smesso di leggerti, che spesso lo faccio in silenzio, ma passo sempre qui, ad ammirare il tuo menù natalizio e a gioire – e ad emozionarmi – insieme a te per il tuo primo libro.
Mi spiace tantissimo non essere passata prima, ma non potevo non esserci…proprio qui, da te, che sei una delle persone che stimo di più!
Un abbraccio :*
Capita anche a me, passare, leggere, leggerti, ma non avere il tempo per fermarsi un po’ di più. So che non è superficialità, ma solo mancanza di tempo, non preoccuparti 😉 Sempre felice di trovarti qui. Grazie per l’incoraggiamento! Un abbraccio
Nessuno sa raccontare le stagioni come fai tu. Quella luce nell’immagine di apertura già dice tutto, le parole le sono di degna compagnia.
Per il resto che dirti…io aspetto con ansia il dolce!!
La ameresti questa luce (ovvero, so che la ami, ma vederla dal vivo…), sembra avvolgerti e tenerti stretta.
Questa cosa che aspettate il dolce, mi mette un filino d’ansia da prestazione, ecco! Speriamo vi piaccia 😉