On air:”Guess I’m doing fine- Beck”
A saper fare come gli alberi, ci si svestirebbe di tutti i pensieri per affrontare il rigido inverno; le foglie, perse tra i rossi e gli arancio bruciati, cadrebbero a terra una dopo l’altra e, con loro, certe emozioni ingombranti.
I rami si intravedono nitidi tra i colori ancora accesi. Sono gli ultimi scoppi, come a voler attirare tutta l’attenzione su di sé, l’autunno celebra il suo rituale amoroso prima di abbandonarsi al freddo.
Salendo la strada che dall’orto porta verso la cascina il mio sguardo cade su una pianta tra le tante: alta e austera, spicca tra mille con la sua pelle d’ebano e le ciglia color oro. La guardo e, ogni anno, mi chiedo se sia consapevole della sua bellezza, del suo peso nel paesaggio.
A terra rimane poco, per questa stagione anch’io ho scelto di rallentare. Come gli alberi e le loro foglie, tengo le energie per quello che conta, lascio cadere il resto e mi concentro sul riposo.
Con un certo orgoglio guardo crescere il cavolo nero, metto da parte la semente degli ultimi fagioli, lasciati essiccare sulla pianta, penso a una ricetta che per una volta sia solo per me e per il piacere di gustare quello che amo.
In famiglia capita spesso di dover ricorrere a ricette che sono più compromessi che scelte per se stessi: il più delle volte finiamo per cucinare quello che si deve e non quello che si vorrebbe, sempre alla ricerca del piatto che metta d’accordo tutti.
Avevo i miei fagioli viola, nati chissà da quale incrocio tra i rossi di Lucca e altri fagioli ricevuti in dono a uno scambio di semi. Aprendo il baccello la sorpresa per quel viola così deciso mi ha convinta a tenerne buona parte per la stagione a venire. In due anni ho triplicato il numero di semi e per quest’autunno sono riuscita a metterne da parte un piccolissimo gruzzolo, sufficiente per i due burger preparati in questa occasione.
Avevo il mio cavolo nero, che come ogni anno già in questo periodo inizia a dare un raccolto dignitoso. La seta delle sue foglie sotto le dita, i verdi cupi che accennano già all’inverno, sono il mio lasciapassare per la felicità.
Pane tipo pretzel, cavolo rosso, cipolla e stracciatella per chiudere il cerchio, perché la felicità, molto spesso, parte dal peso che diamo a noi stessi.
Buona settimana!
Manuela
- per il pane tipo pretzel
- 200 g di farina semintegrale
- 120 g d'acqua
- 5 g di lievito di birra fresco
- 4 g di sale
- una punta di malto in polvere
- 1 noce di burro
- 2 cucchiai di bicarbonato di sodio per la bollitura
- sale grosso
- Per i burger di fagioli
- 150 g di fagioli viola freschi
- ½ uovo
- 1 spicchio d'aglio
- 1 foglia di alloro
- ½ scalogno
- pan grattato
- sale
- pepe
- Per farcire
- un mazzetto di cavolo nero
- 1 peperoncino
- olio extra vergine
- qualche cucchiaio di stracciatella
- ½ cipolla rossa
- crauto rosso q.b.
- maionese fatta in casa (facoltativa)
- Il giorno precedente, impastate la farina, il lievito, il malto e l'acqua. Lavorate fino ad amalgamare il tutto, unite il sale, il burro e lavorate fino ad avere una palla liscia e omogenea.
- Riponete in una terrina, coprite e lasciate lievitare 1 ora a temperatura ambiente. Spostate nella parte più alta del frigorifero per la notte.
- Il giorno seguente, prendete l'impasto, fate riprendere temperatura e spezzate in due. Formate delle palline di ugual peso e fate lievitare coperte a campana.
- Nel frattempo fate cuocere i fagioli in abbondante acqua con lo spicchio d'aglio e l'alloro. Quando saranno morbidi, prelevateli con la schiumarola e tenete da parte poca acqua di cottura.
- Affettate lo scalogno, fate appassire con un filo d'olio e unite i fagioli, dopo di che passate il tutto fino a ottenere una crema densa. Salate, pepate, unite l'uovo sbattuto e qualche cucchiaio di pan grattato. Formate due burger e impanateli nel pane.
- Mondate il cavolo: eliminate la parte centrale più dura e stufatelo in pochissima acqua, con un filo d'olio e il peperoncino intero.
- Tagliate la cipolla e il crauto.
- Scaldate il forno a 190°C. Portate a bollore una casseruola con 2 l d'acqua, unite il sale e il bicarbonato e tuffate i panini. Fateli cuocere per 30 secondi poi riponeteli con delicatezza su un canovaccio pulito ad asciugare. Se volete incidete la parte superiore, decorate di sale e infornate.Cuocete per 25 minuti circa, sfornate e fate intiepidire prima di tagliare.
- Cuocete i burger per qualche minuto su un tegame antiaderente e assemblate i panini.
3 comments
Che splendido paesaggio famigliare….. E che bei burger, anche noi quest’anno abbiamo piantato il cavolo nero, non vedo l’ora di usarlo in cucina, ottimi abbinamenti e soprattutto di mio gusto, un abbraccio!
L’autunno morente è pura poesia, tu sai renderla sempre tanto intensamente. E non potevi concludere in modo migliore 🙂
Sarei curiosissima di assaggiarli, i tuoi fagioli viola!
Un abbraccio.
Che bello leggerti, ammirare le tue belle foto e sognare questo fantastico panino 🙂 …senso di calore e poesia si respirano qui…