Caso vuole che sia sabato e io di sabato cerco di evitare i supermercati, mi voglio troppo bene per infilarmi in qualche alienante labirinto al neon, dove tutti hanno fretta e pochi si rivolgono la parola.
Mi piacciano i negozi familiari, le ricette scambiate con lo sconosciuto in attesa. Niente di personale, semplicemente il mio senso critico non ne esce indenne nemmeno da una comunissima spesa: inizio a osservare i carrelli, a partire dal mio, ad analizzarne il contenuto e, il più delle volte, finisce che mi ritrovo a fare tremendi pensieri su di me e sull’umanità.
Avere tre figli non aiuta il Dr. Jekyll che è in me: tutta la mia bontà soffiata via da una merendina!
Dopo i panini al latte e le macine home made per la colazione, è arrivato il momento di iniziare a pensare anche alla versione salata di una merenda più “leggera”.
TARALLI ALL’OLIO D’OLIVA
Taralli significa Puglia, o almeno in questa versione, anche se potreste incontrarlo, in versioni differenti in Campania, Calabria e Sicilia.
Sarà colpa del mio odio per i supermercati il sabato pomeriggio, sarà colpa del recente corso di panificazione, ma a me è tornata la voglia di panificare anche con il lievito di birra!
Ingredienti (dosi per 60 taralli circa)
250 g farina tipo 00- 50 g vino bianco secco- 50 g olio di oliva extravergine- 50 g acqua tiepida- 3 g lievito di birra fresco- 1 cucchiaino di sale fine.
Preparazione
Sciogliete il lievito nell’acqua. Impastate la farina con il lievito sciolto, il vino e l’olio. Lasciate in autolisi per circa 20 minuti, aggiungete il sale e impastate ancora, aggiustando, se necessario, con acqua e farina fino a ottenere un composto liscio elastico. Formate una palla e lasciate lievitare per 1 ora in un luogo fresco. Riprendete la palla, quindi staccate dei pezzettini e rotolateli in modo da formare dei salsicciotti di circa 1 cm di diametro.
Ritagliate dei piccoli pezzi di 7/8 cm e formate i taralli. Portate a ebollizione abbondante acqua e tuffate una decina di taralli alla volta. Quando vengono a galla scolateli con la schiumarola e metteteli ad asciugare su un telo da cucina. Una volta asciutti trasferiteli su una placca coperta di carta da forno e cuoceteli per 10 minuti a 200°C e poi a 160°C per altri 40 minuti. Lasciate raffreddare completamente prima di servire.
Si tratta di una ricetta davvero veloce: in meno di un’ora di lavoro avrete i vostri taralli in forno e un motivo in più per godere di un rilassante aperitivo in compagnia!
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10 comments
..e Lucania. Da me, Lucania appunto, si chiamano “scaldatelli” e li adoro. Da buona merendina- fobica ti faccio i miei complimenti, sia per quello che scrivi che per le ricette. A presto.
…ecco, chiedo venia!
Giuro che la versione lucana non la conoscevo,s’impara sempre qualcosa 🙂
Grazie di tutto Ida e a presto!
Io adoro i taralli e non pensavo fosse così semplice prepararli…ci devo provare prima o poi!!
Pensavo la stessa identica cosa,posso assicurarti che sono velocissimi e molto semplici!
Buona giornata
Belli questi taralli! Approfitto per farti una domanda: c’è una differenza abissale tra lievito di birra e lievito madre? Mi fa voglia ‘sta pasta madre, ma mi dà l’idea che sia un po’ un tamagotchi… 🙂
Esattamente!Il concetto è lo stesso:se non la nutri muore…
Sono entrambi lieviti naturali,ma il lievito madre ha una “biodiversità” cento volte superiore rispetto a un normale lievito di birra stabilizzato,di conseguenza più profumi e più proprietà nutritive diverse.
Dipende molto da quanto tempo vuoi dedicare alla panificazione,col lievito di birra è tutto decisamente più immediato! 🙂
Mi sa che a questo punto, la pasta madre, almeno per il momento, rimarrà nella lista dei desideri.
Ho troppo poco tempo per seguirla e se mi dovesse morire avrei il rimorso per tutta la vita! Ma si può sostituire la pasta madre con il lievito?
Certo!Anzi di solito si fa il percorso al contrario-il lievito viene sostituito dalla pasta madre-normalmente 12 g di lievito di birra equivalgono a 150 g di pasta madre circa.
Si possono preparare anche con farine diverse? O cambiano le dosi di acqua? Ho in casa la farina di farro integrale o la multimediali
Assolutamente, l’acqua in questo caso varia di poco quindi puoi tenere queste dosi